Tirocinio e lavoro: facciamo chiarezza

Tirocinio e lavoro: facciamo chiarezza 30 Gennaio 2024

Tirocinio, ovvero stage: parole molto usate nel mondo del lavoro, ma spesso non comprendiamo davvero di cosa si tratti. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza.

Innanzitutto va precisato è che il tirocinio non è mai un  rapporto di lavoro: il legame giuridico tra tirocinante e azienda ospitante non rientra, infatti, tra i contratti di lavoro.

Cos’è dunque il tirocinio?

È un’esperienza formativa e una misura di politica attiva finalizzata all’orientamento, all’occupabilità e all’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.

Altra precisazione importante è la distinzione tra tirocini curricolari ed extracurricolari. Vediamo insieme di cosa si tratta.

 

Tirocinio curricolare

Il tirocinio curricolare si svolge all’interno di un percorso di studi ed è parte integrante di esso.

È un’esperienza formativa e orientativa prevista per le persone iscritte e frequentanti un percorso di istruzione o formazione di livello secondario, terziario, dottorati, master universitari o realizzati da istituti di alta formazione accreditati da enti riconosciuti in ambito nazionale o internazionale, e in generale percorsi formativi che rilasciano un titolo o una certificazione con valore pubblico.

È finalizzato all’acquisizione degli obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di studio, realizzati nell’ambito della durata complessiva del percorso.

 

Tirocinio extracurricolare

Il tirocinio extracurricolare non è collegato a un percorso di studi.

La sua finalità è favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze tecniche e favorire un processo di  orientamento finalizzati al futuro inserimento nel mercato del lavoro.

Si distingue in varie categorie:

– Tirocini formativi e di orientamento: si rivolgono ai giovani maggiori di 16 anni che hanno conseguito un titolo di studio da non più di 12 mesi, inoccupati e in cerca di occupazione, disoccupati o occupati con contratto di lavoro o di collaborazione a tempo parziale.

– Tirocini estivi di orientamento: sono promossi durante le vacanze estive a favore di adolescenti e giovani, iscritti a un ciclo di studi presso un’istituzione scolastica.

– Tirocini formativi e di orientamento di inserimento/reinserimento lavorativo per persone disabili o svantaggiate: hanno lo scopo di agevolarne l’inclusione sociale.

– Tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione: è uno strumento a disposizione degli operatori dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari per favorire l’inclusione sociale delle persone portatrici di diverse fragilità.

– Tirocini per stranieri (cittadini extra-UE) residenti all’estero: i cittadini stranieri (extra-UE) maggiorenni che risiedono al di fuori del territorio italiano possono attivare un tirocinio.

 

Come funziona un tirocinio?

La regolamentazione dei tirocini è di competenza delle Regioni e delle Province autonome, ma per evitare che ci fossero troppe disomogeneità nelle discipline locali Stato, Regioni e Province autonome hanno adottato linee guida comuni.

La disciplina del tirocinio ha quindi un inquadramento nazionale comune, ma può presentare qualche differenza tra regione e regione.

I soggetti coinvolti nel tirocinio sono sempre 3, ciascuno con compiti specifici:

  • tirocinante: colui che effettua il tirocinio

  • soggetto ospitante: persona fisica o giuridica, di natura pubblica o privata presso il quale viene realizzato il tirocinio

  • soggetto promotore: un ente terzo con funzioni di progettazione, attivazione e monitoraggio del tirocinio, nonché di garanzia della regolarità e qualità dell’iniziativa, in relazione alle finalità definite nel progetto formativo

Il tirocinio viene attivato sulla base di una convenzione stipulata tra ente promotore e soggetto ospitante e su un progetto formativo individuale sottoscritto tra loro e il tirocinante.

È molto importante leggere attentamente il progetto formativo per capire quali saranno i contenuti del tirocinio e le competenze professionali da acquisire.

Il tirocinio prevede la corresponsione obbligatoria di un’indennità il cui ammontare varia da regione a regione.

 

Tutor e tutele

Ogni tirocinio prevede la presenza di 2 tutor, che operano in sinergia.
Il soggetto promotore individua un proprio tutor per elaborare, d’intesa con il tutor del soggetto ospitante, il progetto formativo, per l’organizzazione e il monitoraggio del tirocinio e la redazione del Dossier individuale nonché dell’attestazione finale; predispone un piano di attività, prevedendo una verifica almeno quindicinale con il tirocinante.
Il soggetto ospitante nomina un tutor che è responsabile dell’attuazione del progetto formativo individuale e dell’inserimento e affiancamento del tirocinante sul luogo di lavoro per tutto la durata del tirocinio, anche aggiornando la documentazione relativa al tirocinio (registri e altro).

Ogni tirocinante viene assicurato per gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL e per la responsabilità civile verso terzi.

 

 

 

Fotografia di aloiswohlfahrt da Pixabay