Soft skill? Parliamone!

Soft skill? Parliamone! 31 Gennaio 2024

Saper comunicare, saper lavorare in gruppo, resistenza allo stress… queste sono alcune soft skills, o competenze trasversali. Ne parliamo perché sono sempre più importanti nel mondo del lavoro.

Prima di tutto, però, è necessaria qualche precisazione terminologica.

Conoscenze e competenze, qual è la differenza?

Conoscenze: il sapere (es. conoscenza della grammatica inglese)
Competenze: il saper fare, capacità, abilità (es. parlare la lingua inglese)

Le competenze si distinguono in:

competenze tecniche, o hard skill: abilità acquisite con specifici corsi di studio o esperienze lavorative che hanno un campo specifico di applicazione (es. saper usare la saldatrice, disegno tecnico)
competenze trasversali, o soft skill: competenze relative al comportamento, alla personalità e alle
capacità cognitive (es. capacità di comunicare, capacità di risolvere i problemi)

 

Soft skill: dunque cosa sono?

Competenza, ormai lo sappiamo, è l’abilità a fare qualcosa. Le competenze trasversali – soft skill – sono le capacità comportamentali e relazionali che mettiamo in campo quando interagiamo in vari contesti.

In senso stretto, competenze leggere. Ma sono poi così leggere? No, anzi, nel mondo del lavoro sono importantissime e, spesso possederle fa la differenza tra un assunzione e un rifiuto.

La caratteristica fondamentale delle competenze trasversali, che le distingue dalle competenze tecniche, è la loro trasferibilità in vari ambiti dell’attività umana attraverso il fare. La competenza trasversale si manifesta cioè mentre faccio qualcosa e questa abilità si trasferisce da un campo all’altro delle mie attività (volontariato, sport, lavoro, hobby ecc.).

Un esempio chiarificatore: il problem solving, l’abilità di risolvere i problemi in cui ci si imbatte – soft skill che sicuramente hai incontrato spesso tra i requisiti indicati nelle offerte di lavoro – non è forse la capacità che metti in campo per affrontare gli imprevisti di un viaggio?

A questo punto è chiaro: le competenze trasversali sono il risultato del nostro background socio-culturale, sono il frutto di comportamenti ed esperienze vissute, insomma sono parte di quel bagaglio personale che porti con te in qualsiasi situazione.

 

Soft skill: dal curriculum al colloquio

Ti sarai accorto che il modello europeo di curriculum (Europass) prevede una sezione dedicata alle competenze trasversali e forse ti sei trovato in difficoltà a compilarla.

Per compilare efficacemente questa sezione devi:

  • sapere quali competenze trasversali possiedi

  • esplicitare in quali contesti le hai acquisite o le utilizzi

Sappiamo già che i contesti in cui si acquisiscono, o si allenano le soft skill sono disparati. Per esempio: operando nel volontariato puoi acquisire doti relazionali, praticando sport puoi sviluppare abilità di leadership, team work, resistenza allo stress.

Compilare la sezione del curriculum europeo dedicata alle soft skills in modo veritiero è fondamentale, perché sempre più aziende sottopongono i candidati a test per evidenziarle e misurarle, perciò quanto scrivi nel curriculum può essere facilmente verificato.

D’altro canto, la sezione vuota non fa una buona impressione sui selezionatori, perciò dovrai impegnarti per acquisire competenze trasversali, con attenzione particolare a quelle più richieste dal mercato del lavoro. Come fare, te lo spieghiamo più avanti.

Le soft skills danno un valore aggiunto alle competenze professionali che possediamo. Possiamo dire che ormai nel mercato del lavoro, a parità di competenze tecniche, le competenze trasversali fanno la differenza tra essere selezionati o no.

Perciò, se sei alla ricerca di un lavoro, abbi cura di:

  • individuare le competenze trasversali che possiedi

  • indicarle nel curriculum precisando quali contesti/esperienze di vita ti hanno permesso di svilupparle

  • prestare attenzione alle soft skill richieste negli annunci di lavoro

  • portare esempi a supporto delle competenze che hai dichiarato di possedere quando affronti un colloquio di lavoro

Possiamo aggiungere che le competenze trasversali non sono importanti solo per chi è alla ricerca di lavoro, ma anche per chi è già lavoratore: aiutano a ridurre la velocità di apprendimento (time to mind) e a conservare l’occupazione, in un mondo del lavoro sempre più in rapido cambiamento.

 

Soft skill: quali sono le più richieste?

Quante volte ti è capitato di leggere un annuncio in cui tra i requisiti indicavano soft skill di cui non conosci il significato? Di seguito trovi un elenco delle soft skill più richieste nel mondo del lavoro. Quelle contrassegnate con asterisco sono state indicate in “Future of job” 2020, report del World Economic forum, come le 10 attualmente fondamentali nel mondo del lavoro.

Apprendere in maniera continuativa: capacità di riconoscere le proprie lacune ed aree di miglioramento, attivandosi per acquisire e migliorare sempre più le proprie conoscenze e competenze

Autonomia: capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione, facendo ricorso alle proprie risorse

Fiducia in se stessi: consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e delle proprie idee al di là delle opinioni degli altri

Flessibilità/Adattabilità: capacità di adattamento e di modulare i propri comportamenti in modo da affrontare velocemente cambiamenti di mansioni, regole, compiti*

Gestione delle persone: fondamentale per manager, è la capacità di motivare e valorizzare le persone che fanno parte del proprio gruppo di lavoro*

Resistenza allo stress: capacità di reagire positivamente alle pressioni mantenendo il controllo, rimanendo focalizzati sulle priorità e di non trasferire su altri le proprie tensioni

Capacità di pianificare ed organizzare: capacità di realizzare idee, identificando obiettivi e priorità e, tenendo conto del tempo a disposizione, pianificarne il processo, organizzandone le risorse

Creatività: capacità di unire le informazioni a disposizione per elaborare nuove soluzioni*

Precisione/Attenzione ai dettagli: attitudine ad essere accurati, diligenti ed attenti a ciò che si fa, curandone i particolari ed i dettagli verso il risultato finale

Orientamento al servizio: capacità di individuare e riconoscere i bisogni degli altri al fine di soddisfarli al meglio, con atteggiamento attento e collaborativo*

Gestione delle informazioni: abilità nell’acquisire, organizzare e riformulare efficacemente dati e conoscenze provenienti da fonti diverse, verso un obiettivo definito

Intraprendenza/Spirito d’iniziativa: capacità di sviluppare idee e saperle organizzare in progetti per i quali si persegue la realizzazione, correndo anche rischi per riuscirci

Negoziazione: capacità di comunicare e mediare per arrivare a un accordo; strategica nel contesto lavorativo, dove consente di creare benessere relazionale*

Capacità comunicativa: capacità di trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico idee ed informazioni con i propri interlocutori, di ascoltarli e di confrontarsi con loro efficacemente

Pensiero critico: abilità di usare la logica e il ragionamento per analizzare informazioni, situazioni ed esperienze in modo oggettivo, distinguendo la realtà dalle proprie impressioni soggettive e i propri pregiudizi*

Problem solving: approccio che, identificandone le priorità e le criticità, permette di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi*

Team work: disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri creando relazioni positive tese al raggiungimento dell’obiettivo comune*

Leadership: capacità di condurre, motivare e trascinare gli altri verso mete e obiettivi ambiziosi, creando consenso e fiducia

Intelligenza emotiva: indispensabile ai manager e a chi lavora in gruppo, capacità di percepire, riconoscere, valutare e gestire le proprie emozioni e quelle altrui*

Capacità di giudizio e di saper prendere decisioni: fondamentale per i manager, è l’abilità a prendere decisioni strategiche al momento opportuno, superando le situazioni critiche*

(Fonti: AlmaLaurea e Città dei mestieri)

 

Soft skill: quali possiedi e come svilupparle?

Ti chiederai come individuare le competenze trasversali che possiedi.

Questo richiede prendersi un po’ di tempo e…pensarci! L’analisi dei contesti in cui ti muovi e di quello che fai può aiutarti a definire le tue soft skill. Fai volontariato a contatto con persone fragili? Empatia e capacità relazionali ti sono necessarie. Pratichi sport agonistico? Certamente sai impegnarti per conseguire obiettivi. Hai la passione per i viaggi? Hai acquisito capacità di problem solving. E via dicendo.

Può essere utile anche chiedere alle persone che ti conoscono bene quali competenze trasversali possiedi secondo loro.

Inoltre, ecco un paio di pubblicazioni che sicuramente ti saranno utili: UMJ – Toolkit per lo Sviluppo delle Soft Skills per giovani. UMJ sta per “Understanding My Journey”, alla lettera “Comprendere il Mio Percorso”; un progetto di varie realtà nazionali dei paesi europei Cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione europea; Le migliori domande per individuare le soft skill. Ebook a cura di Easyrecrue

 

Se pensi di essere carente di competenze trasversali, non preoccuparti: si possono acquisire e sviluppare in svariati modi. Eccone alcuni.

  • Ogni occasione di vita fa acquisire soft skills, perciò: fai volontariato, viaggia, pratica sport, coltiva interessi, leggi, frequenta gruppi di persone…

  • Gioca con i videogames. Gli esperti ne sono sicuri: i videogiochi aiutano a sviluppare abilità trasversali. In molti videogiochi è necessario seguire un piano, prendere decisioni rapidamente, cercare vie di uscita da situazioni difficili, gestire lo stress, lavorare con gli altri, in altre parole: usare competenze trasversali! Alcuni esempi: proattività: GTA, gestione dello stress: Metal Gear, capacità decisionale: Crash Bandicoot, problem solving: Call of Duty, pensiero laterale: Assassin’s Creed.**

  • Appassionati ai giochi di ruolo. Diversi studi hanno indagato sull’utilità dei giochi di ruolo per sviluppare soft skill. Uno fra tutti: Dungeons & Dragons, che si gioca dal vivo o anche on line**

  • Scopri le opportunità che la tua scuola/il tuo ateneo ti offrono. Laboratori, corsi on line, incontri. Le scuole e gli atenei si stanno dimostrando sempre più interessati al tema soft skills; informati presso l’ufficio orientamento

  • Sfrutta le risorse free. Ad esempio, webinar gratuiti, come Le soft skills per l’azienda a cura di Eurocultura; altri possono essere realizzati da enti come Città dei mestieri, agenzie per il lavoro, informagiovani (anche in presenza)

  • Approfondisci con pubblicazioni sull’argomento. Scegli le pubblicazioni di case editrici sul mercato da tempo e che si occupano specificatamente di tematiche di orientamento allo studio e al lavoro (es. Hoepli, Franco Angeli). Una libreria universitaria o specializzata te le saprà indicare.

  • Frequenta corsi specifici. Questo vale per chi già lavora: molti enti di formazione hanno nel proprio catalogo corsi aziendali, anche gratuiti, sulle soft skill. Purtroppo molte aziende ancora non investono in formazione di questo tipo, preferendo quella più tecnica, ma provare a proporla non costa nulla, giusto?

 

** Alcuni approfondimenti sull’utilità di video giochi e giochi di ruolo nello sviluppo di soft skills:

Mainstream Games per le soft skills: dimmi come giochi a Pac-Man e ti dirò chi sei

Come i video giochi aiutano a sviluppare soft skills

Soft skills, i videogiochi fanno curriculum

Il gioco di ruolo applicato alla formazione delle soft skill in azienda: il caso studio Dungeons & Dragons

 

 

Fotografia di Diane Joanis da Pixabay