Docente di scuola primaria

Docente di scuola primaria 18 Febbraio 2025

Come si diventa docente di scuola primaria? Ti spieghiamo tutto in questo articolo!

L’insegnamento è una professione particolare: da un lato porta con sé una vocazione, l’amore per la trasmissione del sapere; dall’altro richiede un percorso formativo e abilitativo strutturato.

 

Percorso formativo

Per diventare insegnanti di ruolo nella scuola primaria occorre aver conseguito uno dei seguenti titoli:

– Laurea in Scienze della formazione primaria, vecchio o nuovo ordinamento (Classe LM-85 bis)

– Diploma di Istituto Magistrale o Diploma di Liceo socio-psico-pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002

Il corso di laurea in Scienze della formazione è a ciclo unico di 5 anni e prevede il tirocinio curricolare dal secondo anno.

Il corso è ad accesso programmato, secondo l’indicazione annuale del Ministero, che viene formulata sulla base della programmazione regionale degli organici e del conseguente fabbisogno stimato di personale docente. La data della prova di accesso è uguale in tutta Italia e indicata annualmente dal MIUR.

La prova di ammissione – non unica a livello nazionale, bensì predisposta dalle singole università seguendo le indicazioni ministeriali – prevede 40 quesiti di competenza linguistica e ragionamento logico, 20 di cultura letteraria, storico-sociale e geografica e 20 di cultura matematico-scientifica.

Il corso di laurea si conclude con la tesi e la relazione finale di tirocinio, che insieme costituiscono esame abilitante all’insegnamento negli istituti statali e paritari.

*Per la ricerca degli atenei in cui sono attivati consulta il portale Universitaly.

 

Accesso al lavoro: docente di scuola primaria supplente

La laurea in Scienze della formazione primaria ha valore abilitante all’insegnamento; i laureati possono, dunque, lavorare come insegnanti nelle scuole primarie statali e parificate.

Per essere ammessi alle supplenze occorre l’iscrizione in graduatoria. Escludendo le GaE (Graduatorie ad Esaurimento) a cui non è possibile iscriversi dal 2008, due sono le graduatorie e cui è possibile iscriversi: le GPS e le GI.

Le supplenze GPS (Graduatorie Provinciali per Supplenze) possono essere annuali (fino al 31 agosto) – se coprono una cattedra vacante – o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), in caso di assenza del titolare.

Sono suddivise in Prima fascia per aspiranti docenti in possesso di abilitazione o specializzazione per il sostegno e Seconda fascia per aspiranti non abilitati/non specializzati.

Alle supplenze GI (Graduatorie d’Istituto) possono iscriversi gli aspiranti docenti contestualmente all’istanza di inclusione nelle GPS, indicando fino a massimo 20 istituti scolastici di una stessa provincia. Sono riservate alle supplenze annuali e brevi.

Sono suddivise in Prima fascia, per i docenti iscritti in GaE, Seconda fascia per aspiranti docenti in possesso di abilitazione iscritti nelle GPS di prima fascia e Terza fascia, per aspiranti docenti non abilitati, in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento, iscritti nelle GPS di seconda fascia.

In ultimo, si possono anche svolgere supplenze senza titolo abilitante ricorrendo alla messa a disposizione (MAD), cioè inviando alle scuole la propria candidatura, che i dirigenti scolastici possono prendere in considerazione per incarichi di breve durata.

 

Accesso al lavoro: docente di scuola primaria di ruolo

Si diventa insegnanti di ruolo superando un concorso pubblico per titoli ed esami.

Al concorso è ammesso chi in possesso di un titolo abilitante all’insegnamento: il bando specifica quali titoli sono considerati validi e tutte le informazioni utili per partecipare al concorso.

Il concorso è strutturato in prova scritta e orale.

La prova scritta consiste in 50 quesiti ed è volta all’accertamento delle conoscenze e delle competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico; la prova comprende inoltre quesiti volti ad accertare la conoscenza della lingua inglese e le competenze digitali.

La prova orale è volta all’accertamento delle conoscenze e delle competenze del candidato sulla disciplina per la quale partecipa, delle competenze didattiche generali, della capacità di progettazione didattica, compreso l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali.

Al superamento del concorso segue un periodo di prova di un anno scolastico, comprensivo anche di formazione, affiancato da un tutor, e colloquio finale davanti a un comitato di valutazione.

In ultimo: le scuole private – paritarie e non paritarie – assumono personale direttamente. Le paritarie sono obbligate ad assumere personale fornito del titolo di abilitazione.

 

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Fotografia di Tumisu da Pixabay