Agenda 2030, cambiare il mondo. Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili

Agenda 2030, cambiare il mondo. Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili 16 Dicembre 2022

Non hai mai sentito parlare dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile? Sai cos’è ma vorresti approfondirne i contenuti? Niente paura, te la spieghiamo in questo articolo (e nei successivi).

Per la parte introduttiva ad Agenda 2030 ti rimandiamo al primo articolo di questa serie.

Gli articoli successivi sono dedicati all’approfondimento di uno dei 17 obiettivi di Agenda 2030.

 

Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

Uno sguardo a fatti e cifre:

– ogni anno circa un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male a causa di sistemi di trasporti o pratiche agricole inadeguati

– l’uomo sta inquinando l’acqua mondiale in maniera più rapida rispetto alla capacità naturale di rigenerazione e purificazione dell’acqua in fiumi e laghi

– le famiglie consumano il 29% dell’energia globale, contribuendo al 21% delle emissioni di CO2

– il consumo eccessivo di cibo produce effetti dannosi per la nostra salute e per l’ambiente; 2 miliardi di persone nel mondo sono sovrappeso o obese

– il settore alimentare rappresenta il 30% del consumo totale di energia, ed è responsabile del 22% delle emissioni di gas serra

 

Per avere consumo e produzione sostenibili occorre promuovere l’efficienza delle risorse e dell’energia, infrastrutture sostenibili, accesso ai servizi di base a lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente e a una migliore qualità di vita per tutti.

Sostanzialmente, si tratta di fare di più e meglio con meno, evitando gli sprechi e le inefficienze che contraddistinguono ancora, nonostante i moniti degli ultimi decenni, la produzione e il consumo.

Questo obiettivo coinvolge proprio tutti: imprese, consumatori, decisori politici, ricercatori, scienziati, rivenditori, mezzi di comunicazione e agenzie di cooperazione allo sviluppo.

E’ necessario un approccio sistematico e cooperativo tra soggetti attivi nelle filiere, dal produttore fino al consumatore. Non solo i produttori, ma anche i consumatori devono essere sensibilizzati a consumo e stili di vita sostenibili.

 

I traguardi di Agenda 2030

Questi sono i traguardi di Agenda 2030:

  • attuare il Quadro Decennale di Programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi, con i paesi sviluppati alla guida, ma tenendo presenti anche lo sviluppo e le capacità dei paesi in via di sviluppo

  • raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali

  • dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto

  • raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente

  • ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

  • incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali

  • promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali

  • accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura

In che modo?

  • supportare i Paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle capacità scientifiche e tecnologiche, per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibili

  • sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

  • razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite

 

E noi cosa possiamo fare?

Un consumo sostenibile non può prescindere…dai consumatori! Siamo noi, con i nostri comportamenti, a influenzare una produzione sostenibile ed  importante che quotidianamente ci impegniamo a evitare gli sprechi.

Di seguito trovi un elenco di azioni che puoi mettere in pratica da subito. Sono azioni semplici, quasi banali, eppure dal grandissimo impatto sul pianeta, perciò ti invitiamo a sceglierne almeno 3 da realizzare ogni giorno.

  • acquista frutta e verdura di forma e dimensioni fuori dallo standard della grande distribuzione: costa di meno ed eviti che vada sprecata

  • non buttare gli abiti che non porti più e non lasciarli inutilmente nell’armadio: regalali a chi ne ha bisogno

  • contribuisci a diffondere consapevolezza sull’argomento condividendo questo articolo sui tuoi profili social

  • fai acquisti sostenibili, soprattutto per ciò che riguarda elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, lampadine, giocattoli, cosmetici

  • acquista cosmetici e prodotti per le pulizie casalinghe ecosostenibili e con imballaggi ridotti e riciclabili

  • evita gli sprechi alimentari: compra poco cibo alla volta per essere sicuro di consumarlo tutto

  • bevi l’acqua di rubinetto

  • ricicla l’immondizia con cura e attenzione

 

Per approfondire con cinema e tv

Si intitola “Affamati di spreco” il reportage in cui tre storie di donne in Italia si intrecciano alla vita di due giovani donne in Ciad. Appartengono a mondi diversi, ma tutte hanno in comune uno stesso compito: occuparsi della famiglia e gestire la dispensa. Un documentario per capire cosa ci ha reso consumatori ad alto spreco e scoprire come impegnarsi per recuperare quel cibo che può sfamare persone in difficoltà invece che essere destinato alla distruzione. Lo puoi vedere su RaiPlay.

Durante il passaggio dal campo alla tavola, almeno la metà del cibo prodotto viene scartato e gettato. È possibile porre fine agli sprechi alimentari? Se lo chiede il documentario “Taste the Waste” che mostra quanto cibo che ogni giorno viene sprecato ogni giorno. Guardalo YouTube.

 

 

Articolo precedente: Agenda 2030, cambiare il mondo. Obiettivo 11: città e comunità sostenibili

Articolo successivo: Agenda 2030, cambiare il mondo. Obiettivo 13: lotta contro il cambiamento climatico

Nella tag cambiareilmondo trovi gli altri articoli su Agenda 2030.