Quello che devi sapere sul lavoro subordinato.
Sei alla ricerca della tua prima occupazione e incontri parole di cui non conosci l’esatto significato. Ad esempio, senti parlare di lavoro autonomo e lavoro subordinato e vuoi capire in cosa si differenzino.
In questo articolo te lo spieghiamo in pochi concetti chiave.
Cos’è il lavoro subordinato
Il lavoro si dice subordinato quando il lavoratore fornisce la propria prestazione (manuale o intellettuale) alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro.
Sono 2 i requisiti che lo caratterizzano e lo distinguono dal lavoro autonomo: l’eterodirezione e la dipendenza del lavoratore dal datore di lavoro:
– eterodirezione significa che il datore di lavoro ha il potere di impartire ordini e istruzioni al lavoratore
– dipendenza significa che la prestazione lavorativa si svolge in un contesto organizzativo e produttivo altrui
Concretamente, il lavoro subordinato è caratterizzato dalla presenza di questi elementi:
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svolgimento della prestazione sulla base di istruzioni, verifica sull’attività lavorativa svolta e che deve essere svolta, applicazione di sanzioni disciplinari in caso di inadempimento della prestazione lavorativa
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inserimento del dipendente nella organizzazione produttiva aziendale
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svolgimento della prestazione attraverso l’utilizzo di strumenti professionali messi a disposizione dal datore di lavoro
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diritto a essere retribuito a prescindere dal risultato economico ottenuto dal datore di lavoro: il rischio d’impresa non è a carico del lavoratore
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retribuzione periodica
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obbligo di comunicazione delle proprie presenze e assenze dal posto di lavoro
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osservanza di un orario di lavoro
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necessità di concordare con il datore di lavoro i periodi per il godimento delle ferie
Durata
Quando si viene assunti, nel contratto di lavoro è indicata la durata del rapporto lavorativo, che può essere:
– a tempo indeterminato se non è previsto un termine della prestazione lavorativa
– a tempo determinato se è previsto un termine della prestazione lavorativa
Orario
In relazione alla durata, l’orario della prestazione lavorativa può essere:
– a tempo pieno (full time)
– a tempo parziale (part time)
La durata normale dell’orario di lavoro settimanale è fissata dalla legge in 40 ore (modificabile in senso riduttivo dai contratti collettivi).
La durata massima dell’orario di lavoro è fissata dalla contrattazione collettiva e non può comunque superare mediamente le 48 ore settimanali, comprese le ore di straordinario.
Si chiama lavoro straordinario quello che eccede le 40 ore settimanali (o la minor durata normale fissata dai contratti collettivi).
Orario lavorativo a tempo parziale (part time)
Il contratto di lavoro a tempo parziale è caratterizzato da un orario di lavoro individuale inferiore rispetto all’orario di lavoro normale.
Può essere:
– orizzontale se il lavoratore lavora tutti i giorni a orario ridotto
– verticale, se il lavoratore lavora a tempo pieno, ma solo in alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno
– misto se orizzontale e verticale sono combinati
Per ulteriori approfondimenti leggi anche la sezione Cercare lavoro
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