Interprete, il professionista della mediazione linguistica

Interprete, il professionista della mediazione linguistica 31 Ottobre 2024

Quella dell’interprete è una professione che coniuga elevate competenze tecniche e abilità comunicative.

Come si diventa interprete? Te lo spieghiamo in questo articolo.

 

Profilo professionale

L’interprete è il professionista che traduce in forma orale nella propria lingua madre, o in altra lingua, comunicazioni orali, discorsi, conferenze e interviste. Spesso si specializza in un ambito specifico, ad esempio aziendale e commerciale, giuridico, sanitario.

L’attività di interpretazione può svolgersi con varie modalità: consecutiva, simultanea, chuchotage.

Nell’interpretazione consecutiva l’interprete ascolta porzioni di testo di durata variabile – generalmente qualche minuto – prende appunti e poi ricostruisce l’intervento dell’oratore.

Nell”interpretazione simultanea l’interprete contemporaneamente ascolta ed enuncia. L’attività si svolge in una cabina isolata acusticamente ed è una pratica più complessa rispetto alla traduzione consecutiva, che richiede un percorso formativo specifico per apprenderne la tecnica.

Nello chuchotage l’interprete è in piedi o seduto accanto all’oratore ed effettua l’interpretazione parlandogli direttamente all’orecchio. Si può utilizzare solo per un numero ristretto di oratori molto vicini tra di loro. A volte l’interprete utilizza le cuffie.

 

Formazione

Il percorso formativo per diventare interprete è ben definito è di tipo universitario, ma già per quanto riguarda la scuola superiore, una formazione utile  e propedeutica per i successivi studi si ha nel liceo linguistico e nell’istituto tecnico per perito aziendale corrispondente in lingue estere: entrambi i percorsi danno conoscenze e competenze solide in almeno due lingue straniere.*

All’università i corsi di laurea per interpretariato si trovano nella classe di laurea L-12 Mediazione linguistica. È anche possibile conseguire una laurea della classe L-11 Lingue e culture moderne e successivamente specializzarsi in interpretariato.

In alternativa al percorso universitario, ci sono le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici (SSML), che rilasciano un titolo di studio equipollente alla laurea.**

I corsi di laurea magistrale afferiscono alle classi LM-38 Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale, LM-36 Lingue e letterature dell’Africa e dell’Asia, LM-37 Lingue e letterature moderne europee e americane.*

Per quanto riguarda il post laurea, master e corsi di formazione continua post laurea sono attivati dagli atenei che hanno la facoltà di lingue. In genere trattano il consolidamento di lingue meno comuni.

 

*per trovare i corsi di laurea più vicini a te utilizza il portale Universitaly

**per trovare le Scuole Superiori di mediazione Linguistica consulta il database di Universitaly.

 

Requisiti

Questa professione richiede, innanzitutto, conoscenze tecniche specifiche, che si apprendono quasi tutte nel percorso formativo universitario e sono:

  • conoscenza approfondita di una o più lingue straniere

  • conoscenza del lessico specifico dell’ambito in cui si specializza (medico, giuridico ecc.)

  • conoscenza delle tecniche di interpretariato

È ovviamente necessaria un’ottima conoscenza della lingua italiana (grammatica, sintassi, lessico).

Buone doti relazionali e comunicative completano il quadro delle competenze che caratterizzano questa figura.

 

Accesso alla professione

L’interprete lavora sia come dipendente che come lavoratore autonomo.

Essendo diversi gli ambiti in cui può specializzarsi, altrettanto vari saranno i potenziali datori di lavoro: da enti pubblici, a organismi internazionali, tribunali per le traduzioni legali, aziende che hanno rapporti commerciali con l’estero e partecipano a fiere e convention e via dicendo.

Frequentemente chi ha bisogno di un interprete si rivolge a agenzie di interpretariato, è quindi opportuno inviare anche a esse la propria candidatura di collaborazione.

Per lavorare presso i tribunali come interpreti giurati è necessario essere iscritti nell’Albo dei consulenti tecnici d’ufficio (CTU), sezione Traduttori e interpreti. si presenta domanda e relativa documentazione al tribunale di interesse, secondo le indicazioni riportate sul sito.

Per quanto riguarda le organizzazioni internazionali – ONU, UE, IFI e altre Organizzazioni internazionali – gli interpreti sono generalmente reclutati attraverso concorso e vengono inseriti in un albo a cui si attinge per i posti vacanti. La frequenza dei concorsi dipende dalle necessità delle singole organizzazioni.

Per ulteriori info sul lavoro nelle organizzazioni internazionali leggi anche l’articolo di approfondimento.

 

Associazioni di categoria

  • AIIC – Associazione internazionale interpreti di conferenza
  • AITI – Associazione italiana traduttori e interpreti
  • ANITI – Associazione nazionale traduttori e interpreti
  • AssITIG – Associazione italiana traduttori e interpreti giudiziari

 

 

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