Professione insegnante

Professione insegnante 4 Aprile 2022

L’insegnamento non è una professione ordinaria: oltre alla passione per la materia di specializzazione, che sia umanistica, scientifica o tecnica, porta con sé una vocazione, l’amore per la trasmissione del sapere.

Per diventare insegnante occorre però anche seguire un percorso formativo e abilitativo strutturato e conforme alla legislazione vigente.

Il percorso per diventare insegnanti nella scuola italiana è strutturato in 2 fasi:

conseguimento del titolo di accesso all’insegnamento

conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento

 

Diversi sono i percorsi per diventare insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria da un lato, e docenti nelle scuole secondarie di I e II grado dall’altro.

 

Insegnante di scuola dell’infanzia e primaria

Per diventare insegnanti nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria occorre aver conseguito uno dei seguenti titoli:

– Laurea in Scienze della formazione primaria, vecchio o nuovo ordinamento (Classe LM-85 bis)*

– Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola magistrale (quest’ultimo solo per la scuola dell’Infanzia) o Diploma di Liceo socio-psico-pedagogico conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002

La laurea in Scienze della formazione primaria ha carattere abilitante, consente l’inserimento nelle graduatorie d’Istituto e la partecipazione ai concorsi ordinari per le scuole dell’infanzia e primaria.

Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria è a numero programmato a livello nazionale dal MIUR: il numero di posti, la data, i contenuti e le modalità della prova di selezione sono determinati di anno in anno con decreto ministeriale.

La data della prova di accesso è uguale in tutta Italia e indicata annualmente dal MIUR.

La prova di accesso è redatta dalle singole università seguendo le indicazioni ministeriali e prevede: 40 domande di competenza linguistica e ragionamento logico, 20 domande di cultura letteraria, storico-sociale e geografica, 20 quesiti di cultura matematico-scientifica.

Il percorso formativo comprende anche il tirocinio curricolare obbligatorio a partire dal secondo anno, che permette di acquisire abilità pratiche e di sviluppare competenze indispensabili per affrontare molteplici situazioni dell’insegnamento.

Il corso di laurea si conclude con la discussione di una tesi e la relazione finale di tirocinio, che insieme costituiscono esame abilitante all’insegnamento.

Per accedere alla professione è necessario iscriversi nelle graduatorie provinciali d’istituto di seconda e terza fascia, accedendo così al conferimento delle supplenze annuali.

L’assunzione a tempo indeterminato, invece, avviene mediante il personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento o tramite un concorso ordinario o straordinario.

*Per la ricerca dei corsi utilizza la banca dati del sito ministeriale Universitaly.

 

Insegnante di scuola secondaria

Per diventare insegnanti di scuola secondaria occorre aver conseguito uno dei seguenti titoli:

– Laurea Specialistica o Magistrale di Nuovo Ordinamento*, Laurea Vecchio Ordinamento, Diploma accademico di II livello*, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento

– Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici)

Il titolo di studio universitario indirizza verso determinate materie scolastiche in relazione alle classi di concorso stabilite dal Ministero dell’Istruzione.

Le classi di concorso sono codici utilizzati dal MIUR per avere una classificazione uniforme di materie e titoli di studi necessari per l’insegnamento di una determinata materia. Le classi contemplano le discipline letterarie, sanitarie, la filosofia e la storia, la matematica, il sostegno, i laboratori di fisica, la geografia, la storia dell’arte e le scienze.

Ciascun titolo di studio abilita a una precisa classe di concorso.

Occorre un numero adeguato di crediti formativi (24, con l’eccezione riservata del personale di laboratorio), con la possibilità di procedere a integrazioni eventuali, per prendere parte a un concorso, che secondo la normativa dovrebbero avvenire a cadenza biennale.

In attesa del concorso è possibile svolgere supplenze nelle scuole tramite l’invio della messa a disposizione o svolgere supplenze (annuali, brevi, temporanee) tramite le graduatorie provinciali per le supplenze o le graduatorie di istituto.

*Per la ricerca dei corsi universitari e dei corsi AFAM utilizza la banca dati del sito ministeriale Universitaly.

 

Approfondimenti

  • AND – Associazione nazionale docenti

 

 

 

Foto: Geralt