Giorno della memoria: film per non dimenticare

Giorno della memoria: film per non dimenticare 4 Gennaio 2024

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria.

È una ricorrenza internazionale, nata nel 2005 per volontà dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Il giorno scelto vuole ricordare il 27 gennaio del 1945, quando le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Qualche giorno prima i nazisti avevano abbandonato il campo di concentramento portando con sé tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia.

La testimonianza dei prigionieri rimasti e l’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrarono al mondo l‘orrore dei campi di concentramento, compresi gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati nel lager nazista.

In Italia la giornata commemorativa fu istituita qualche anno prima della risoluzione ONU, per ricordare non solo le vittime dell’Olocausto, ma anche le vittime delle leggi razziali, coloro che misero a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei e tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

In Italia si discusse sul giorno da scegliere con due proposte alternative al 27 gennaio: il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma, e il 5 maggio, giorno della liberazione di Mauthausen. Entrambe le date miravano a focalizzare il giorno della memoria su eventi che avevano coinvolto gli ebrei italiani, ma poi, per l’alto valore evocativo di Auschwitz che era diventato negli anni simbolo universale della tragedia ebraica, si scelse anche in Italia il 27 gennaio, uniformandosi a quanto già accadeva in Europa.

Legge 20 luglio 2000, n. 211 “Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”:

Articolo 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Articolo 2
1. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei
fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Queste le iniziative del Comune di Brescia per il giorno della memoria 2023.

 

Se sei appassionat* di cinema, il Giorno della Memoria può essere l’occasione per vedere (o rivedere) alcuni bellissimi film.

Se ti piace anche la lettura, leggi l’articolo dedicato ai romanzi che trattano queste tematiche.

 

Il figlio di Saul (2015) di László Nemes

Saul è un membro ungherese del Sonderkommando, il gruppo di prigionieri ebrei isolati dal campo costretti ad assistere i nazisti nella loro opera di sterminio. Saul vede uccidere dai medici nazisti un ragazzo sopravvissuto alla gassificazione e, sostenendo che il ragazzo sia suo figlio, vuole offrirgli una degna sepoltura, mettendosi alla ricerca di un rabbino. Questo gesto scatenerà una protesta nel campo di concentramento di Auschwitz, realmente avvenuta.

 

La rosa bianca – Sophie Scholl (2005) di Marc Rothemund

La storia di Sophie Scholl, studentessa universitaria, che durante il regime nazista in Germania faceva propaganda antinazismo insieme al fratello nell’organizzazione Rosa Bianca, gruppo di resistenza contro la dittatura. Durante un volantinaggio  in università viene arrestata e sottoposta a interrogatori, durante i quali confessa di appartenere all’organizzazione, ma non tradisce i suoi compagni. La confessione viene da un altro degli arrestati, i tre ragazzi sottoposti a un processo farsa e condannati a morte.

 

Confessione finale (1996)  di Keith Gordon

Howard Campbell, americano, vive in Germania da quando è bambino e viene reclutato dagli Stati Uniti come spia durante la seconda guerra mondiale. Suo compito è tenere un programma radiofonico antisemita. Tornato in America dopo la guerra, si rifà una vita, ma viene catturato dagli israeliani nel 1961 e mentre attende il processo, scrive le sue memorie. Tratto dal romanzo di Kurt Vonnegut Madre notte.

 

Gli ultimi sette mesi di Anne Frank (1988) di Willy Linwer

È un film documentario che contiene le testimonianze di sette donne che furono testimoni degli ultimi mesi di vita di Anne Frank. L’autore ne ha anche tratto un libro.

 

Il pianista (2002) di Roman Polanski

Tratto dall’opera autobiografica di Władysław Szpilman, narra le vicende del pianista polacco che assiste all’invasione di Varsavia e alla creazione del ghetto, dove è costretto a vivere fino a quando ne riesce a fuggire e si rifugia in nascondigli forniti da amici e conoscenti. In una drammatica lotta di sopravvivenza fino allo stremo delle forze per la fame e gli stenti, finalmente Varsavia viene liberata dall’Armata Rossa e il protagonista ha la vita salva, anche grazie a un soldato tedesco.

 

Train de vie – Un treno per vivere (1998) di Radu Milhaileanu

Il film tratta in chiave comica e surrealista il tema della Shoah. Una sera del 1941, un abitante torna nel suo villaggio ebraico dell’Europa dell’Est con la notizia dell’imminente arrivo dei tedeschi. Il Consiglio dei Saggi si riunisce e decide di organizzare un falso treno di deportati per sfuggire ai nazisti.

 

Arrivederci ragazzi (1987) di Louis Malle

Storia di amicizia fra studenti di un collegio cattolico, sui quali incombe la storia. A scuola il piccolo Julien stringe amicizia con un coetaneo un po’ misterioso. Il loro rapporto verrà brutalmente troncato dall’arrivo della Gestapo che porterà via i ragazzini ebrei qui ospitati clandestinamente.

 

Un sacchetto di biglie (2017) di Christian Duguay

Il più recente dei due adattamenti cinematografici dell’omonimo romanzo. Due giovani fratelli ebrei vivono in Francia la loro infanzia serenamente fino a quando tutto cambia: a scuola sono costretti a indossare segni distintivi sulla giacca della divisa e vengono emarginati da amici e compagni. Quando la situazione diventa insostenibile, il padre li manda in cerca di un luogo più sicuro. I bambini si mettono così in viaggio da soli verso la zona di occupazione italiana nel sud della Francia per sfuggire ai nazisti. Riescono a sopravvivere e a raggiungere la loro famiglia.

 

La scelta di Sophie (19829 di Alan j. Pakula

Tratto dall’omonimo romanzo di William Styron, è una lunga confessione, che avviene tramite flashback. La scelta della protagonista, ebrea ex internata in un campo di sterminio nazista, fu di abbandonare al suo destino la figlia per salvare se stessa e l’altro figlio, divenendo collaboratrice del comandante del lager di Auschwitz.

 

La tregua (1997) di Francesco Rosi

Tratto dall’omonimo romanzo di Primo Levi, seguito di “Se questo è un uomo”. Il 27 gennaio 1945 i soldati tedeschi ricevono l’ordine di abbandonare i campi di concentramento situati in est Europa, per sfuggire all’arrivo dei sovietici. Vengono distrutti i registri ufficiali e i deportati ancora in vita vengono chiusi nei campi e lasciati al loro destino. Anche i deportati nel lager di Auschwitz subiscono la stessa sorte e, liberati dai sovietici, cercano un modo di tornare a casa.

 

 

 

Foto: Barak Broitman da Pixabay