Cybervetting: come le aziende trovano informazioni sui candidati

Cybervetting: come le aziende trovano informazioni sui candidati 20 Giugno 2024

Il cybervetting – o on line vetting – da parte di aziende e recruiter consiste nel raccogliere informazioni sui candidati che stanno selezionando tramite internet, in particolare su social e piattaforme..

Le aziende indagano dunque sui candidati tramite internet. Ne deriva che sia una aspetto di cui tenere conto se stai cercando lavoro.

In altre parole: se stai cercando lavoro, attento a quello che scrivi sui social!

In questo articolo ti spieghiamo in cosa consiste il cybervetting, quali informazioni le aziende possono reperire in internet, come difenderti.

 

Cos’è il cybervetting

il cybervetting è una pratica invadente e lesiva della privacy, ma se utilizzata entro certi limiti è legale. Basta digitare il nome di un candidato in un motore di ricerca o sui social e si apre un mondo…

In altri paesi è una pratica molto diffusa e ha conseguenze molto gravi perché, permette anche di licenziare un dipendente, qualora su un social abbia espresso opinioni razziste, omofobe, violente ecc.

In Italia il cybervetting è utilizzato essenzialmente come strumento di selezione, perché permette a recruiter e aziende di reperire molte più informazioni di quelle contenute nel curriculum o trasmesse durante un colloquio.

Ma c’è anche un altro aspetto da considerare: se un candidato non ha una presenza on line, non ha profili social e non interagisce su piattaforme, cioè in sostanza se il recruiter non lo trova sul web, dicono le statistiche, si riducono le possibilità di essere convocato per un colloquio.

In altre parole: la nostra assenza dal web può pregiudicare la possibilità di essere selezionati da un’azienda, così come il modo in cui siamo presenti può danneggiarci!

 

Come le aziende utilizzano le informazioni reperite sul web

Ecco alcuni utilizzi che le aziende fanno delle informazioni reperite in internet:

  • verificare le informazioni del curriculum: si possono trovare, ad esempio, informazioni sulle esperienze lavorative, la formazione, le attività extra lavorative e compararle con quelle fornite dal candidato nel curriculum o nel colloquio

  • utilizzare le informazioni raccolte per formulare domande in fase di colloquio

  • verificare se il candidato corrisponde al profilo dell’azienda: sei un attivista animalista? Probabilmente non verrai assunto in un allevamento intensivo…

  • verificare se il candidato ha l’abitudine di condividere informazioni personali, per capire che rapporto ha con la riservatezza, anche in relazione a conoscenze attinenti al lavoro e all’azienda

  • verificare quantità a fasce orarie di presenza sui social: una persona molto presente durante tutto il giorno potrebbe essere un dipendente distratto o poco produttivo

 

Come mi devo comportare?

In sintesi: avere una presenza on line, ma essere attenti a come.

Le nostre azioni in internet – per esempio i post pubblicati sui social, le interazioni con gli altri utenti, le discussioni a cui partecipiamo in chat pubbliche, quello che pubblichiamo come blogger  – creano la nostra digital footprint, l’impronta digitale che raccoglie tutte le nostre attività.

La nostra impronta digitale dice moltissimo di noi, per esempio quali sono i nostri valori, quali abitudini abbiamo, dove abitiamo, dove andiamo in vacanza, se godiamo di buona salute, cosa facciamo nel nostro tempo libero, chi frequentiamo, qual è il nostro orientamento religioso, sessuale, politico.

E poi, c’è la web reputation, cioè l’opinione che gli utenti del web hanno di noi.

La reputazione digitale è data dal modo in cui ci poniamo nelle  interazioni sul web e può dire di noi, per esempio, se sembriamo persone verbalmente aggressive, maleducate, offensive…

Avere una buona web reputation è importante perché incide sull’opinione che gli altri hanno di noi, compresi i potenziali datori di lavoro.

 

In conclusione, 3 aspetti da tenere presenti

1) Se stai cercando lavoro, la tua presenza on line può aiutarti a essere trovato dai recruiter e quindi selezionato per un colloquio

2) La presenza su social e piattaforme deve essere attenta ai contenuti – le informazioni su di te che rendi pubbliche – e alla forma: toni, linguaggio ecc.

3) Avere una buona reputazione digitale è oggi fondamentale visto che tende a coincidere con l’opinione che le persone hanno di noi.

 

 

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Fotografia di Thomas Ulrich da Pixabay