NEET, una parola che spesso si sente pronunciare quando si parla di giovani e lavoro, giovani e formazione.
Ma chi sono i NEET? Cosa significa questa parola? A quali conseguenze porta essere NEET? Te lo spieghiamo in questo articolo.
E Inoltre: ti trovi in questa situazione e vorresti uscirne? Ti suggeriamo alcune strategie che dovresti mettere in campo.
NEET: chi sono
Con la parola NEET – acronimo di Not in Education, Employment or Training – si intendono le persone giovani che non studiano e non lavorano.
Nell’ambito NEET si collocano gruppi di persone tra loro molto differenti. Per esempio: sono NEET i minori che hanno abbandonato la scuola e non trovano lavoro, sono NEET i giovani che a parecchi mesi dalla laurea non hanno ancora un impiego, possono essere NEET le persone che per problemi fisici o mentali non riescono a trovare una collocazione nel mercato del lavoro, ci sono molti NEET tra le donne con bassa scolarizzazione e una famiglia, e via dicendo.
Si tratta perlopiù di persone che potrebbero lavorare, ma che per una serie di situazioni e motivi non hanno un’occupazione stabile da molto tempo e che hanno perfino abbandonato l’idea di cercarla.
Non esiste una definizione di NEET valida in tutto il mondo. Per esempio, varia frequentemente la fascia d’età di riferimento: in molti paesi il fenomeno è riferito alla fascia 15-29 anni, in Italia in genere ci si riferisce a persone tra i 15 e i 34 anni.
Il fenomeno NEET è sempre esistito, ma negli ultimi anni ha assunto proporzioni preoccupanti: in Italia i numeri sono molto elevati.
NEET: perché è una situazione negativa
Ora che sappiamo chi sono i neet, è facile capire che il fenomeno porta con sé numerose negatività.
Eccone alcune:
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più si permane in tale condizione, più risulta difficile uscirne, con conseguente deterioramento delle competenze
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crea sfiducia nelle istituzioni e demotivazione
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impedisce ai giovani una progettualità di vita e crea emarginazione
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ha un costo sociale elevato e lascia risorse umane inutilizzate
Per fronteggiare questa situazione, le istituzioni cercano di approntare interventi inclusivi: percorsi di orientamento, formazione, tutoraggio, tirocini, azioni per contrastare la dispersione scolastica ecc.
NEET: come uscirne
Se ti trovi in questa situazione ma vuoi uscirne e sei alla ricerca di un lavoro o di una formazione che ti dia competenze utili, puoi mettere in campo alcune strategie.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili.
Innanzitutto, potresti avere bisogno di un temporaneo sostegno al reddito. Se hai perso il lavoro, puoi fare riferimento alla NASpi, oppure, se sussistono le condizioni, puoi richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
Poi, ti può essere utile acquisire nuove competenze tramite un percorso formativo e di orientamento: il programma GOL ti può aiutare.
La tua ricerca del lavoro, per essere efficace, ha bisogno di suggerimenti e informazioni utili. Nella sezione cercare lavoro troverai ciò che devi sapere.
Istituzioni, strumenti e informazioni che ti sosterranno nella tua ricerca del lavoro
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l’iscrizione ai centri per l’impiego è necessaria per beneficiare del programma GOL
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All’Informagiovani puoi trovare consulenza e attività utili
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Anche le agenzie per il lavoro possono esserti utili in questa fase. Ti spieghiamo come
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Internet? è sicuramente un valido aiuto nella ricerca del lavoro, ma bisogna usarlo correttamente
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Ci sono anche le fiere del lavoro (o job meeting), eventi in cui le aziende incontrano i possibili candidati, fanno colloqui, si svolgono laboratori e conferenze. Perché non provi a partecipare a quelle più vicine?
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La tua ricerca si sta prolungando? Ecco qualcosa di utile che puoi fare nel frattempo
E se ciò che ti interessa fosse fuori dall’Italia? Hai preso in considerazione, per esempio, un percorso di studio, un tirocinio, un campo di lavoro o un’esperienza di volontariato? Consulta la sezione Estero, ci sono tante idee e tanti suggerimenti!
E infine: anche l’anima ha bisogno di nutrimento! Ti piace leggere? Ecco alcuni romanzi… sul pezzo! Preferisci il cinema? Leggi questo articolo!
Fotografia di Elias da Pixabay