Non hai mai sentito parlare di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?
Oppure sai cos’è ma vuoi approfondirne i contenuti?
Per la parte introduttiva ad Agenda 2030 ti rimandiamo al primo articolo di questa serie.
Gli articoli successivi sono dedicati all’approfondimento di uno dei 17 obiettivi di Agenda 2030.
Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
Le cifre ci dicono che:
– circa 1,6 miliardi di persone dipendono dalle foreste per il loro sostentamento
– le foreste costituiscono l’habitat di oltre l’80% di tutte le specie terrestri di animali, piante ed insetti
– 2,6 miliardi di persone dipendono direttamente dall’agricoltura, ma il 52% del terreno utilizzato per l’agricoltura è moderatamente o gravemente affetto da deterioramento del suolo
– a causa della siccità e della desertificazione, vengono persi 12 milioni di ettari ogni anno (23 ettari al minuto), terreni dove potenzialmente avrebbero potuto essere coltivate 20 milioni di tonnellate di cereali
– il 74% dei poveri nel mondo è direttamente colpiti dal deterioramento dei suoli
– delle 8.300 specie di animali conosciute, l’8 per cento si è estinto e il 22% è a rischio estinzione
– oltre l’80% dell’alimentazione umana deriva dalle piante; tre colture cerealicole da sole– riso, mais e grano – forniscono il 60% dell’apporto calorico
– l’80% delle persone che vivono in zone rurali nei Paesi in via di sviluppo si affida a medicine tradizionali a base di piante per le cure di base
Le foreste coprono il 30% della superficie terrestre. Offrono cibo sicuro e riparo, sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico, sono essenziali per la protezione della biodiversità e delle dimore delle popolazioni indigene.
Tredici milioni di ettari di foreste vanno perse ogni anno, mentre il persistente deterioramento dei terreni ha portato alla desertificazione di 3,6 miliardi di ettari.
La deforestazione e la desertificazione – causate dalle attività dell’uomo e dal cambiamento climatico – producono danni enormi e ci pongono sfide considerevoli in termini di sviluppo sostenibile.
I traguardi di Agenda 2030
Questi sono i traguardi di Agenda 2030*:
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entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e dell’entroterra nonché dei loro servizi, in modo particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali
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entro il 2020, promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento
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entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo
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garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile
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intraprendere azioni efficaci ed immediate per ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della biodiversità e, entro il 2020, proteggere le specie a rischio di estinzione
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promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale
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agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e fauna e combattere il commercio illegale di specie selvatiche
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entro il 2020, introdurre misure per prevenire l’introduzione di specie diverse ed invasive nonché ridurre in maniera sostanziale il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e acquatici e controllare o debellare le specie prioritarie
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entro il 2020, integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali, nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei resoconti per la riduzione della povertà
In che modo?
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mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi
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mobilitare risorse significative da ogni fonte e a tutti i livelli per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire incentivi adeguati ai paesi in via di sviluppo perché possano migliorare tale gestione e per la conservazione e la riforestazione
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rafforzare il sostegno globale per combattere il bracconaggio e il traffico illegale delle specie protette, anche incrementando la capacità delle comunità locali ad utilizzare mezzi di sussistenza sostenibili
*nei casi in cui non è indicata una data precedente, si intende il 2030
E noi cosa possiamo fare?
Nel precedente articolo abbiamo parlato degli oceani. Il discorso non cambia per foreste e suolo: sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e il loro stato di salute è nelle nostre mani.
Non sono solo i comportamenti e le decisioni prese a livello di governi e grandi organizzazioni a decidere il futuro delle foreste. Come hai certamente capito se hai letto gli altri articoli dedicati ad Agenda 2030, i comportamenti individuali quotidiani sono altrettanto importanti. Leggi la lista sottostante e scegli di adottarne almeno 4, contribuendo così alla salvaguardia di foreste e suoli!
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ricicla la carta
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mangia prodotti agricoli di stagione
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dài il tuo sostegno economico a progetti che si occupano di riabilitazione dei terreni
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non acquistare prodotti realizzati con specie in pericolo o in via di estinzione
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acquista prodotti riciclati
Per approfondire con cinema e tv
Foreste e suolo sono in pericolo a causa delle nostre scelte. Se vuoi approfondire queste tematiche, ci sono potenti documentari che puoi guardare integralmente e gratuitamente. Eccone alcuni.
“Cowspiracy – Il segreto della sostenibilità ambientale” (2014) spiega quale sia l’impatto devastante dell’industria animale sull’ambiente: dalla deforestazione, all’enorme consumo di acqua, fino allo spreco di risorse. Guardalo su Youtube.
“Kiss the ground“. Un terreno sano è in grado è in grado di assorbire molta più CO2 terrestre di un terreno impoverito. La principale causa di impoverimento di un terreno è la coltivazione intensiva. Questo documentario del 2020 spiega il ruolo del terreno sulla mitigazione del riscaldamento globale e propone un modello di agricoltura basato sulla varietà. Su Youtube.
“Eating our way to extinction” (2021) mostra come foreste e suolo – e quindi il pianeta e la nostra stessa sopravvivenza – siano in pericolo a causa del sistema alimentare basato sul consumo di carne e sugli allevamenti intensivi. Guardalo su Youtube.
“Trashed” (2012) film documentario raccontato da Jeremy Irons che spiega il disastro ambientale provocato dall’economia lineare (produci, usi, butti): montagne di rifiuti indifferenziati che riempiono le discariche più o meno regolari del mondo. Guardalo su Vimeo.
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Fotografia di DEZALB da Pixabay