Diciamolo francamente: nonostante la possibilità tecnologica di fare colloqui video esista da anni, e anche se in altri paesi è largamente usata, in Italia i recruiter sono stati a lungo riluttanti a scegliere questa tipologia di colloquio.
Dovrebbe essere scontato, soprattutto se il colloquio riguarda candidati che risiedono a centinaia di chilometri, eppure fino a prima dell’emergenza sanitaria l’utilizzo del colloquio video era raro, e si preferiva convocare le persone in presenza, anche se questo comportava per i candidati l’impiego di non poche risorse economiche e di tempo.
A seguito della pandemia la situazione è cambiata. Infatti, complici i vari lockdown e chiusure interregionali/inter comunali che si sono susseguiti in questi 2 anni e la necessità di agire in sicurezza, molte aziende si sono convertite al digitale, approfittando delle numerose possibilità offerte dalla rete: connessioni sempre più veloci, piattaforme funzionali e di facile accesso.
Com’è oggi la situazione?
Infojobs ha condotto un’indagine sui reclutatori di personale, dalla quale è risultato che il 70% dei responsabili delle risorse umane ritiene che la ricerca del personale si sia evoluta negli ultimi tempi, in termini di modalità e strumenti, verso l‘integrazione delle tecnologie digitali.
Oggi i colloqui video stanno sbancando: lo studio ha evidenziato che il 45% dei manager operanti in ambito risorse umane utilizza lo strumento del colloquio virtuale; chi lo ha usato una volta per necessità di pandemia, ha poi perseguito un potenziamento tecnologico per continuare ad usarlo.
Quali sono i pro e i contro del colloquio video?
I contro sono sicuramente legati alla mancanza di un contatto umano, che i reclutatori considerano ancora importantissimo per il loro lavoro. Dall’indagine risulta che quasi il 70% è ancora fortemente legato al colloquio “face to face”.
Indubbiamente, inoltre, il contatto video crea ancora imbarazzi e rigidità che non giovano quando si deve valutare la capacità di relazionarsi del candidato: lo schermo è inevitabilmente una barriera.
I pro sono legati alla possibilità di “spaziare” nell’attività di reclutamento, rendendo possibili colloqui con persone lontane, quindi ampliando il bacino di utenza dei candidati, prima limitato dalla distanza fisica.
Che sia un colloquio in presenza o in video conferenza, affinché la tua ricerca attiva del lavoro sia proficua, ti invitiamo a non sottovalutare l’importanza di affrontarlo preparato. Puoi trovare preziose informazioni nella sezione dedicata a come affrontare al meglio un colloquio.
E i social?
Aggiungiamo anche un altro fenomeno recente: il reclutamento tramite social.
Dell’importanza di un social specifico per l’incontro domanda-offerta come Linkedin e di come utilizzare questo strumento, abbiamo parlato diffusamente in questo portale.
Ma in questi ultimi anni anche Facebook, Instagram e Twitter hanno iniziato a giocare un ruolo fondamentale nell’incontro domanda-offerta. Anche dell’importanza di utilizzare al meglio i tuoi profili social e di curare la tua reputazione digitale abbiamo parlato: dài un’occhiata!
Foto: M Ameen da Pixabay