La palestra è la tua seconda casa? Hai conseguito una laurea in scienze motorie? Ecco come diventare personal trainer.
Profilo professionale
Il personal trainer, o allenatore personale, è il professionista che progetta e realizza insieme al cliente un programma di allenamento volto a migliorarne la forma fisica.
Di cosa si occupa:
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valuta la forma fisica del cliente
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elabora un programma di attività fisica centrato sulle sue esigenze
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fissa gli obiettivi da raggiungere e tiene monitorati i risultati
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assiste il cliente durante l’allenamento, insegnando la corretta esecuzione degli esercizi e il corretto utilizzo degli attrezzi
Competenze tecniche e trasversali
Quella del personal trainer è una professione che richiede conoscenze e competenze tecniche specifiche, che si acquisiscono nel percorso formativo, e molte competenze trasversali (soft skills).
Le principali conoscenze e competenze tecniche sono:
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diversi tipi di allenamento in sala pesi, a corpo libero e con attrezzi liberi, tecniche di respirazione e di stretching, protocolli di lavoro per le principali problematiche posturali
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conoscenze teoriche di anatomia, biomeccanica del movimento, analisi della postura
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conoscenze base di alimentazione
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nozioni di psicologia
Tra le competenze trasversali fondamentali, essendo una professione a contatto con le persone: capacità comunicative, capacità relazionali, empatia, pazienza.
Formazione
Per lavorare come istruttore o personal trainer è richiesta dalla normativa CONI una formazione adeguata e una certificazione di abilitazione da parte di un ente di certificazione riconosciuto dal Ministero dello Sport.
Pur non essendo necessaria per legge, la laurea in Scienze delle attività motorie (classe L-22)* è il punto di partenza ideale e consigliabile per diventare personal trainer, anche perché nel mondo lavorativo viene spesso richiesta perché garanzia di competenza.
Possono perfezionare la preparazione alcuni corsi di laurea magistrale afferenti alle classi Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate (LM-67)* e Scienze e tecniche dello sport (LM68)*.
Sempre in ambito universitario sono attivati master e corsi di perfezionamento.
Il canale formativo extra universitario offre molti corsi di specializzazione. Nella variegata offerta formativa possono essere presenti anche corsi di scarso valore preparatorio, pertanto è necessario sceglierli tenendo conto di requisiti fondamentali.
Per scegliere un corso di preparazione valido è opportuno prendere in considerazione:
– contenuti didattici: un buon corso prenderà in considerazione aspetti teorici riguardanti fisiologia e anatomia umana, aspetti tecnici quali l’allenamento, aspetti relativi alla comunica e alla relazione
– in che ambito è riconosciuto (nazionale, internazionale) e da chi (ad esempio Coni)
– durata del corso: in genere, circa 6 mesi
– se prevede un esame finale di certificazione selettivo
La formazione di un personal trainer non finisce con gli studi universitari o post universitari. La formazione continua, con il costante aggiornamento sulle nuove tecniche e sulle nuove attrezzature, è necessaria per essere competitivi nel mercato del lavoro.
*Per sapere dove sono attivati questi corsi consulta il database del portale Universitaly.
Accesso alla professione
Il personal trainer può lavorare come dipendente o collaboratore in: palestre, centri fitness, piscine, centri benessere, strutture turistiche.
Si può lavorare anche in modo totalmente autonomo sia aprendo un proprio studio che lavorando a casa dei clienti.
Associazioni di categoria
- FIF – Federazione Italiana Fitness
Fotografia di rob9040