Occuparsi delle della vita sott’acqua e delle risorse marine è l’Obiettivo 14 di Agenda 2030.
Non hai mai sentito parlare di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?
Oppure sai cos’è ma vuoi approfondirne i contenuti?
Per la parte introduttiva ad Agenda 2030 ti rimandiamo al primo articolo di questa serie.
Gli articoli successivi sono dedicati all’approfondimento di uno dei 17 obiettivi di Agenda 2030.
Obiettivo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
Uno sguardo alle cifre:
– gli oceani coprono i tre quarti della superficie terrestre, contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano il 99% di spazio, in termini di volume, occupato sul pianeta da organismi viventi
– contengono approssimativamente 200.000 specie identificate, ma i numeri reali potrebbero aggirarsi rientrare nell’ordine dei milioni
– assorbono circa il 30% dell’anidride carbonica prodotta dagli umani, mitigando così l’impatto del riscaldamento globale sulla Terra
– più di 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento
– il 40% degli oceani del mondo è pesantemente influenzato dalle attività umane, il cui impatto comprende l’inquinamento, l’esaurimento delle riserve ittiche e la perdita di habitat naturali lungo le coste
– gli oceani rappresentano la più grande riserva di proteine al mondo, con più di 3 miliardi di persone che dipendono dagli oceani come risorsa primaria di proteine
– i sussidi per la pesca stanno contribuendo al rapido esaurimento di numerose specie di pesce e impediscono azioni tese a salvare e ripristinare le riserve ittiche globali e gli impieghi ad esse collegati
La terra ha bisogno degli oceani e della vita sott’acqua: l’acqua piovana e che beviamo, molto del nostro cibo che mangiamo e l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo sono elementi forniti e regolati dal mare
Inoltre, il clima, gli eventi meteorologici e lo stato delle coste dipendono dagli oceani.
In altre parole: non c’è futuro senza una sostenibile gestione di questa risorsa globale.
I traguardi di Agenda 2030 per salvaguardare la vita sott’acqua
Questi sono i traguardi di Agenda 2030:
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prevenire e ridurre in modo significativo entro il 2025 ogni forma di inquinamento marino, in particolar modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma, compreso l’inquinamento dei detriti marini e delle sostanze nutritive
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entro il 2020, gestire in modo sostenibile e proteggere l’ecosistema marino e costiero per evitare impatti particolarmente negativi e agire per il loro ripristino in modo da ottenere oceani salubri e produttivi
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ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell’acidificazione degli oceani, anche attraverso una maggiore collaborazione scientifica su tutti i livelli
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entro il 2020, regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e ai metodi di pesca distruttivi; implementare piani di gestione su base scientifica
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preservare, entro il 2020, almeno il 10% delle aree costiere e marine, in conformità al diritto nazionale e internazionale e basandosi sulle informazioni scientifiche disponibili più accurate
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entro il 2020, vietare quelle forme di sussidi alla pesca che contribuiscono a un eccesso di capacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale,
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aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo
In che modo?
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aumentare la conoscenza scientifica, sviluppare la capacità di ricerca e di trasmissione della tecnologia marina con lo scopo di migliorare la salute dell’oceano e di aumentare il contributo della biodiversità marina allo sviluppo dei paesi emergenti
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fornire l’accesso ai piccoli pescatori artigianali alle risorse e ai mercati marini
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potenziare la conservazione e l’utilizzo sostenibile degli oceani e delle loro risorse applicando il diritto internazionale
E noi cosa possiamo fare?
Gli oceani, come tutto il pianeta, sono nelle nostre mani. Dai nostri comportamenti dipende il loro futuro e quindi anche il nostro.
Leggi alcuni spunti e ti renderai conto di quanto tutti noi, con le nostre scelte quotidiane, possiamo fare per salvaguardare la vita sott’acqua!
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partecipa a giornate di volontariato dedicato alla pulizia delle spiagge. Abiti lontano dal mare? Fallo con fiumi e laghi, ne beneficeranno ugualmente gli oceani!
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non acquistare monili o souvenir fatti con corallo, conchiglie, gusti di tartaruga o altri animali marini
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sostieni economicamente le organizzazioni che proteggono gli oceani
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usa il meno possibile la plastica, che sta devastando gli oceani!
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non sottrarre sabbia, conchiglie e animali marini dalle spiagge
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evita le vacanze sulle navi da crociera, che producono danni alla vita degli oceani
Per approfondire con cinema e tv la salvaguardia della vita sott’acqua
Hai voglia di approfondire i temi di questo articolo? Buona visione!
“Mission blue” (2014, trailer) racconta la vita della biologa marina Sylvia Earle e tramite questo racconto affronta il tema dell’inquinamento marino.
Nel mar Mediterraneo il rapporto tra plancton e particelle di plastica è di 2 a 1. “A plastic ocean” (2016) approfondisce il tema del drammatico impatto della plastica negli oceani. Lo puoi vedere integralmente su Youtube.
“Sottoilmare: la biodiversità negli ambienti remoti ed estremi in Sicilia” (2015): riprese spettacolari mostrano le ricchezze che le istituzioni possono ancora salvaguardare in Sicilia. Lo puoi vedere integralmente su Youtube.
Da ISPRA un documentario sulla posidonia oceanica (2021), per capire l’importanza ambientale di questa alga. Su Youtube.
Uno speciale di Viaggio nella scienza dedicato agli oceani. Lo puoi vedere su Youtube.
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