Caro diario,
non mi ero mai trovata in una situazione del genere, sono a casa da due mesi e mi sembrano un’eternità.
Non parlo con qualcuno che mi capisce davvero da non so quanto tempo e mi sembra di essere in gabbia.
La cosa peggiore è dover stare in un posto in cui non si vuole stare con persone che non riesco a sopportare per più di dieci minuti. L’unico desiderio che ho è di uscire da qui e di scappare da questa specie di loop in cui mi ritrovo.
Ogni giorno è uguale al precedente, anzi forse è anche peggio; sto iniziando a parlare con gli oggetti e non so più che cosa inventarmi per passare il tempo. Almeno questa quarantena non richiede sforzi, se non quello di studiare e fare i compiti, ma fidati che ne ho così tanti che quasi non ho tempo per non fare niente.
Spero che Dio ci aiuti perché ho seriamente perso le speranze e la mia sanità mentale mi sta abbandonando.
Pensandoci mi è anche andata bene considerando che ai miei nonni hanno chiesto di combattere in guerra, mentre a me di stare a casa sul divano.
A presto,
Sofia, Corte Franca