Il 25 febbraio 2016 alle 18 all’Informagiovani di Brescia c’è stato un incontro sui soggiorni alla pari negli Stati Uniti organizzato in collaborazione con l’agenzia Au Pair in America.
Fare un soggiorno alla pari significa trascorrere un periodo presso una famiglia all’estero e prendersi cura della figliolanza.
Il soggiorno dura 1 anno (puoi fermarti 6, 9, or 12 mesi in più su richiesta).
Ogni giorno ci si dedica circa 10 ore ai bambini e si ha 1 giorno libero a settimana.
Fare un soggiorno alla pari è un modo di conoscere un Paese, la sua cultura e le sue usanze, migliorare le tue conoscenze linguistiche, fare un’esperienza di vita all’estero e un’esperienza di lavoro, da cui potresti scoprire qualcosa di più anche su di te e sulla strada che vorresti prendere in futuro.
Si parla, infatti, di scambio culturale, non di lavoro.
È previsto un compenso mensile e alla agenzia che organizza il tutto bisogna versare una quota.
Un responsabile dell’agenzia fa un colloquio personale (durante il quale puoi esporre le tue richieste – numero di bambini, età dei bambini, località, eccetera – e il responsabile dell’agenzia può chiederti se hai fatto esperienze di baby-sitting, se hai già fatto soggiorni lontani da casa, all’estero, eccetera). Parte del colloquio si svolge in lingua inglese. L’agenzia consegnerà un report del colloquio alla famiglia ospitante.
Per fare un soggiorno negli Stati Uniti ci sono alcune pratiche in più da sbrigare rispetto a un soggiorno in Europa. Per esempio, il visto e l’assicurazione.
È richiesta una conoscenza buona della lingua inglese (B1-C2), il diploma di scuola secondaria di secondo grado, età fra i 18 e i 26 anni.
Nella quota da versare all’agenzia è compreso il biglietto aereo andate e ritorno e un percorso di formazione obbligatoria su sviluppo e crescita dei bambini, abusi, gestione dei conflitti, sicurezza e e 4 giorni di orientamento su differenze culturali, sistema educativo americano, interventi di pronto soccorso ai bambini e situazioni varie in cui ti potresti trovare.
L’orientamento si fa all’arrivo negli Stati Uniti insieme a altri au pair che potrebbero poi proseguire per destinazioni diverse.
Fotografia di Cams