Un videogioco per il clima

Un videogioco per il clima

Un videogioco per il clima

14 Febbraio 2020

Le Nazioni Unite hanno lanciato la campagna Mission 1.5 per colmare il divario tra cittadini e governi sulle politiche ambientali.

La campagna si basa su un videogioco online – per ora in arabo, cinese, inglese, francese, russo e spagnolo – che può essere giocato da persone in ogni Paese del mondo.

Sviluppato dall’UNDP e esperti di videogiochi, clima e sondaggi pubblici, il videogioco prende il nome dallo sforzo collettivo di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5° C, come concordato dai leader mondiali a Parigi nel 2015 durante la COP21.

I giocatori assumono il ruolo di responsabili delle politiche ambientali e prendono decisioni.

A fine partita i giocatori votano le azioni climatiche da adottare.

I dati raccolti dal videogioco saranno analizzati e forniti ai governi.

Achim Steiner, amministratore dell’UNDP: “Con questa campagna abbiamo la capacità di collegare milioni di persone con i loro governi in una discussione innovativa a doppio senso sulle soluzioni alla crisi climatica e aumentare le ambizioni in vista dei colloqui sul clima della COP26 a Glasgow nel Regno Unito alla fine di quest’anno”.

Jude Ower, fondatrice di Playmob: “Il gioco è uno dei mezzi più potenti del nostro tempo per educare, sensibilizzare e incoraggiare azioni su importanti questioni globali. Lavorare con l’UNDP per sbloccare il potere dei videogiochi a favore di uno dei problemi più urgenti del nostro pianeta – il cambiamento climatico – è stato emozionante e il fatto che le voci delle persone saranno ascoltate attraverso i videogiochi mostrerà che il gioco può essere una forza potente per il cambiamento nel mondo di oggi. ”

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Photo by Erik Parker