Qualcosa sul 1° maggio, festa dei lavoratori

Qualcosa sul 1° maggio, festa dei lavoratori 28 Aprile 2020

Oggi lavorare 8 ore al giorno (o meno) è la normalità, ma non è stato sempre così.

Le 8 ore lavorative giornaliere sono state una conquista del 1º maggio 1867 nello stato americano dell’Illinois e solo in seguito ebbe lenta e graduale diffusione negli USA.

Il 1º maggio 1886, in occasione del diaciannovesiomo anniversario dell’entrata in vigore della legge dell’Illinois la Federation of Organized Trades and Labour Unions decise di manifestare per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza.

Quel giorno anche Chicago partecipò allo sciopero generale. La polizia sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri.

Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione. Il 4 maggio fu lanciata una bomba che provocò la morte e il ferimento di poliziotti. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Non si conosce il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba.

Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: 8 uomini vennero condannati per essere anarchici, e 7 di loro condannati a morte. L’11 novembre 1887, i condannati furono tutti impiccati a Chicago.

Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1º maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago. Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa.

Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889 il giorno 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo. La decisione fu ratificata in Italia 2 anni dopo.

La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1º maggio 1955, Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe lavoratore.

Il 1º maggio 1947 la ricorrenza venne funestata dall’eccidio di Portella della Ginestra (PA), nella quale la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone quattordici e ferendone una cinquantina. Tratta l’argomento il bellissimo film di Francesco Rosi sulla vita di Salvatore Giuliano.

 

Sarà un primo maggio diverso, quello del 2020. Il Concertone – il festival musicale che si svolge dal 1990 in Piazza San Giovanni a Roma organizzato da CGIL, CISL e UIL – quest’anno verrà trasmesso solo in via televisiva e radiofonica.

Il titolo dell’evento 2020 è “Il lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro” e sarà composto dai video contributi, registrati o in diretta, dei vari artisti.

Andrà in onda venerdì 1 maggio dalle 20 alle 24 su Rai3 e Rai Radio2.

Leggi il programma.

 

Se ti interessano gli approfondimenti, Acli Provinciali di Brescia propone un incontro per riflettere sul senso e sull’importanza del lavoro, alla vigilia della festa del Primo Maggio. “Fondata sul lavoro” sarà l’occasione per condividere riflessioni su come ri-animare il lavoro.

In streaming (anche sui  canali youtube e facebook) giovedì 30 aprile alle 18.30.

 

La Cineteca di Milano, che sta mandando film in streaming, propone uno speciale 1° maggio con palinsesto di materiali unici di epoche diverse che raccontano storie di lavoratori che hanno fatto grande Milano.

 

Se sei interessato alle tematiche sul lavoro, dai un’occhiata anche agli articoli su romanzi e lavoro e su come il cinema lo racconti.

 

 

Foto: FirmBee