Chi vuole studiare all’estero o lavorare all’estero (ma anche ci vuole lavorare in Italia per una multinazionale o in diplomazia) ha sentito parlare di certificazione linguistica, di quadro comune delle lingue, di livello A1 o B2 o C1, di comprensione scritta e di lingua parlata, di framework, di QCER e di CEFR…
… di cosa si tratta, di preciso?
Il QCER nasce nel 1989, quando il Consiglio d’Europa sviluppa un modo per valutare le competenze linguistiche.
Dunque QCER sta per Quadro europeo comune di riferimento per le lingue e Common European Framework of reference for languages è il corrispettivo originale inglese (CEFR, appunto).
Com’è fatto il Quadro europeo comune di riferimento per le lingue
Il quadro è suddiviso in 6 livelli di competenza e valuta 3 ambiti linguistici.
I 6 livelli di competenza sono A1, A2, B1, B2, C1, C2: dalla conoscenza base alla conoscenza intermedia alla padronanza della lingua straniera.
I 3 ambiti linguistici sono:
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la comprensione (la comprensione di testi scritti e la comprensione della lingua parlata)
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il cosiddetto parlato (l’interazione e la produzione orale, cioè la capacità di formulare e usare frasi)
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la produzione scritta (la capacità di scrivere testi)
Per i dettagli leggi la griglia per l’autovalutazione.
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