Termine per la partecipazione: 30 maggio 2020.
Vuoi partecipare al concorso Quarta parete per la realizzazione di un film collettivo sull’emergenza coronavirus?
Gira da casa un cortometraggio di finzione dal taglio cinematografico.
I cortometraggi migliori saranno montati in un film collettivo.
Il final cut sarà firmato dal montatore Marco Spoletini (che ha ricevuto premi come miglior montatore per i film Dogman, Gomorra, Il racconto dei racconti, Pinocchio, Velocità massima, La Terra dell’abbastanza).
I cortometraggio devono essere dunque collegati fra loro.
Come?
Basta che segui i link narrativi proposti nel bando (alcuni sono obbligatori, altri facoltativi).
Gli elementi comuni e i punti di contatto tra i cortometraggi saranno le pareti e le finestre delle nostre case.
“Il muro potrà essere concepito perciò in molteplici maniere differenti: come barriera che separa o unisce dimensioni diverse; punto di contatto tra vicini, sconosciuti o nemici; stimolo di curiosità e fantasie, visioni e allucinazioni; oggetto di indagini e investigazioni; protezione rassicurante da pericoli avvertiti dall’esterno, suggestioni e paranoie; nascondiglio di paure e vergogne, crimini e perversioni; sipario dietro il quale poter dare spettacolo ed esibirsi anonimamente; surrogato di una platea immaginaria, ovvero della “quarta parete”.
“Bisogna immaginare che dietro ogni parete che ci divide dalla casa accanto ci sia uno scenario diverso, una storia diversa, che riusciamo a sentire e che ci provoca una reazione, offrendo in questo modo al montaggio il link necessario per spostarci da una storia all’altra.”
Devi realizzare almeno 4 link: 2 di azione e 2 di reazione, ma più link inserisci nel tuo cortometraggio più possibilità di connessione con gli altri cortometraggi crei per il montaggio.
“Questo meccanismo permetterà di montare le storie non integralmente una dopo l’altra ma anche attraverso varie scene alternate tra loro, attraverso degli escamotage di montaggio.”
Il cortometraggio deve durare massimo 15 minuti, deve essere in italiano e a colori.
Puoi usare camere professionali, reflex, action cam e cellulari.
Il formato del cortometraggio deve essere:
- 16:9 orizzontale (1920×1080 a 25fps)
- file .mov o .mp4 (H264 o AppleProRes / Audio Stereo)
- scaricabile da Vimeo, Dropbox, Google Drive, ecc.
- se il tuo cortometraggio venga selezionato potrà esserti richiesto ulteriore materiale, per esempio il file di progetto del montaggio (.xml / .edl / .aaf) o l’audio in tracce separate (.wav / .aiff / .mp3)
Il cortometraggio non deve contenere titoli stampati sulle immagini
Non deve contenere messaggi pubblicitari.
Gli autori il cui cortometraggio è stato selezionato cedono i Diritti di proprietà intellettuale e di utilizzazione dell’opera all’Associazione Culturale Images Hunters e saranno citati nei crediti del film collettivo.
Con questo progetto la Direzione Artistica del Roma Creative Contest “vuole prendere le distanze dai contenuti social e di stile documentaristico ai quali ci siamo abituati in questi giorni”.
(Per curiosità, qui trovi una lista di opere di finzione che hanno sfondato la quarta parete).
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Photo by Roma creative contest
Articolo aggiornato al 20/4/2020