Quali sono le professioni più diffuse? I profili più cercati sono quelli attinenti alle nuove tecnologie o tradizionali?
Non c’è una risposta univoca, né una fonte assoluta, ma se devi scegliere il tuo percorso formativo, a breve o lungo termine, puoi tener conto dei risultati di alcune indagini recenti.
Il report Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2022-2026) di Unioncamere suddivide la ricerca per componenti e filiere. Dall’analisi delle filiere emerge il primo posto per commercio e turismo, seguita dalla filiera che raggruppa altri beni e servizi privati dalla filiera finanza e consulenza; molte unità saranno ricercate anche per le filiere salute e formazione/cultura.
Tra le professioni specialistiche il tasso di fabbisogno più elevato risulta per gli ingegneri, seguiti dagli specialisti della formazione e della ricerca (professori, esperti dei progetti formativi, insegnanti, ricercatori), dagli specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie; si rilevano tassi di fabbisogno considerevoli anche per gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali, gli specialisti in discipline artistico-espressive e gli specialisti nelle scienze della vita (come farmacisti e ricercatori farmaceutici) e medici.
Tra le professioni tecniche la crescita più sostenuta del fabbisogno dovrebbe interessare i tecnici dei rapporti con i mercati (tecnici commerciali, venditori tecnici, addetti marketing); seguono i tecnici della salute e nelle scienze della vita (come infermieri e fisioterapisti); notevole anche la richiesta stimata di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni.
Tra gli impiegati e le professioni qualificate commerciali e dei servizi emergono gli impiegati addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela, le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (addetti all’assistenza e operatori socio-assistenziali), gli impiegati addetti alle funzioni di segreteria e di ufficio, le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione e gli addetti
alle vendite.
In ultimo, le professioni più dinamiche tra gli operai specializzati sono i conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali, artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili, addetti dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici; si stima un fabbisogno elevato di conduttori di veicoli; positiva la stima per artigiani e operai specializzati dell’artigianato artistico e dello spettacolo.
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Pearson, EY e ManpowerGroup, hanno sviluppato Professioni 2030. Il futuro delle competenze in Italia, uno studio che indaga i cambiamenti nel mondo del lavoro e la domanda di professioni e competenze nel prossimo decennio.
A livello nazionale l’80% delle professioni muterà quantitativamente nel prossimo decennio. Ci sono professioni, svolte attualmente da oltre un terzo della forza lavoro, che cresceranno nei prossimi dieci anni. Tutte le altre rimarranno stabili o decresceranno. La cosa interessante della previsione è che solo la metà delle professioni in crescita saranno legate alla tecnologia, mentre aumenteranno le professioni legate alla cultura, alla comunicazione, ai servizi di cura, all’insegnamento e alla formazione.
Una parte interessante dello studio è dedicato alle competenze, tecniche e trasversali, che saranno sempre più richieste. Secondo lo studio, esisteranno sempre di più, oltre alle competenze fondamentali, anche set di competenze correlate al contenuto di ciascuna professione. Inoltre, nel corso del prossimo decennio le professioni censite da ISTAT saranno soggette processi trasformativi caratterizzati dallo scomporsi e
ricomporsi dei set di competenze, che le modificheranno per adeguarle alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Tra le competenze che sembrano maggiormente connesse a tali processi: abilità tecniche/riparare, attitudini cognitive, conoscenza della legislazione, conoscenza della comunicazione sui media, conoscenze di psicologia, di informatica/elettronica, di gestione d’impresa.
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Il Bollettino sulle professionalità che ogni trimestre Assolavoro – associazione di agenzie per il lavoro – dirama, è suddiviso in 3 macro categorie (elevata qualifica, media qualifica, operai e conduttori di macchine e impianti) e per ognuna riporta i risultati della ricerca effettuata in 3 portali di raccolta di posti vacanti (Linkedin, Indeed e Trovit) e di analisi dirette.
Per la categoria elevata qualifica sono molto ricercate le figure di data analyst, sviluppatori di software, sistemisti, ingegneri, gli specialisti in comunicazione digitale, gli esperti di controllo di gestione e acquisti energetici e gli esperti di affari amministrativi e fiscali.
Per la categoria media qualifica le figure più ricercate si confermano quelle tecniche elettriche/elettroniche, chi fornisce assistenza e manutenzione elettromeccanica, gli specialisti di marketing digitale, le figure contabili e coloro che gestiscono rapporti con la clientela.
Infine, tra gli operai e conduttori di macchine e impianti, i più richiesti sono gli operai elettrici e termoidraulici, fresatori, tornitori, saldatori, manutentori meccanici, addetti all’assemblaggio, magazzinieri e carrellisti, autisti, cuochi e camerieri (questi ultimi soprattutto nella stagione estiva).
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Foto: M W da Pixabay