La giustizia, tra passato e presente

La giustizia, tra passato e presente

La giustizia, tra passato e presente

16 Giugno 2021

Il significato della giustizia si è evoluto insieme agli eventi storici. Un tema all’ordine del giorno.

La giustizia è un tema molto importante che riguarda ognuno di noi nella vita quotidiana. Nel IV secolo a.C. il termine “Giustizia” aveva un significato differente rispetto ad oggi, nello specifico indicava lo svolgimento di un qualsiasi lavoro senza interferire su quello altrui. Da allora, in seguito agli eventi storici più o meno noti, come ad esempio il periodo post-rivoluzionario in Francia o i moti rivoluzionari in Europa, il significato è cambiato: oggi indica l’uguaglianza giuridica indipendentemente dal proprio stato sociale, dalla propria religione e da altri fattori.

L’epicureismo è una dottrina filosofica, la più diffusa dell’Impero Romano dopo la conquista della Grecia per mezzo millennio, in particolare si diffuse a Roma tra l’89 a.c e l’84 a.c tramite l’insegnamento del filosofo Fedro. Nelle Massime Capitali, un’opera che rappresenta la dottrina di Epicuro, viene rappresentata la giustizia in questo modo: la giustizia non esiste in sé, ma esiste nei rapporti sociali e solo dove sia stato stretto un patto per non fare né ricevere danno. Tale patto viene definito dal Maestro di Samo come “diritto secondo natura”, fondato sull’utilità reciproca. Quest’uomo nacque a Samo nel 341 a.C. e visse gran parte della sua vita ad Atene, dove creò la sua scuola basata sull’amicizia, dove l’ingresso era riservato a tutti. Definire cos’è la giustizia, quindi, non è elementare, specialmente se si cerca di interpretare le parole di un filosofo vissuto duemilaquattrocento anni fa.

Oggi cosa si intende per giustizia? Potremmo definire il tema in questione come il risultato di un insieme di articoli che rappresentano la Costituzione, quindi delle leggi da rispettare. Avendo citato la Costituzione, bisogna dire che a livello globale non tutti gli Stati adottano la stessa forma politica, di conseguenza, oltre che variare nel tempo, è relativa da un paese all’altro.

Seguendo uno spettacolo teatrale a tema storico riguardante la Guerra del Peloponneso condotto da Alessandro Baricco, i fattori a definire la giustizia sono due: il Paese e il periodo storico. Facendo riferimento al Paese, la giustizia può assumere differenti sfumature, anche quando vi è la stessa forma di Stato. Come nel caso della democrazia, adottata sia in Italia sia negli Stati Uniti d’America, ma con qualche differenza: un esempio clamoroso è l’applicazione della pena di morte, presente solo Oltreoceano.

Dalla Grecia del V secolo a.C. alla rivoluzione francese, per poi giungere al dopoguerra nel XIX secolo, si arriva alla nascita della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un documento firmato e stipulato dalle Nazioni Unite in seguito all’Assemblea Generale del 1948. Questo evento ha rappresentato un notevole progresso umano in ambito giudiziario.

Avendo citato un filosofo greco del periodo delle polis, ovvero delle città-Stato, possiamo definire la Grecia del V secolo a.C. una realtà che ha dato inizio a una tematica molto discussa oggi: l’avvocatura e la prima forma di Repubblica sono state create, infatti, dai greci in quel periodo storico.

Ciò che è inerente al tema della giustizia ha quindi le origini molto complesse, che ancora oggi definiscono il nostro modo di essere e agire nel presente.

Di Michele Pagliuca

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