A proposito di NEET e Generazione Neet, la recente Relazione speciale n. 5/2017 della Corte dei conti europea, intitolata “Disoccupazione giovanile: le politiche dell’UE hanno migliorato la situazione?“, riporta:
“Nessuno degli Stati membri visitati ha ancora provveduto affinché tutti i NEET abbiano l’opportunità di ricevere un’offerta entro 4 mesi, contribuendo alla loro integrazione sostenibile nel mercato del lavoro. Una delle ragioni di questa situazione è l’impossibilità di raggiungere l’intera popolazione NEET con le sole risorse messe a disposizione dal bilancio UE”.
E suggerisce: “Ai fini di future iniziative in materia di occupazione, gli Stati membri dovrebbero:
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stabilire strategie mirate appropriate per individuare l’intera popolazione NEET al fine di registrarla
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tracciare un quadro completo del costo dell’attuazione della Garanzia per i giovani per l’intera popolazione NEET e stabilire, in funzione degli stanziamenti disponibili, le priorità delle misure correlate da attuare
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far sì che le offerte siano considerate qualitativamente valide solo se corrispondono al profilo del partecipante e alla domanda del mercato del lavoro e se conducono a un’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro
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migliorare i sistemi di monitoraggio e di reporting degli Stati membri, al fine di fornire regolarmente dati di qualità e facilitare lo sviluppo di politiche giovanili più basate su fatti concreti, in particolare la capacità di monitorare i partecipanti che escono dal sistema della Garanzia per i giovani al fine di ridurre, nella misura del possibile, il numero delle uscite con destinazione ignota
Nelle 93 pagine della versione italiana si trovano statistiche relative ai paesi membri dell’Unione europea. Chi fosse interessato a un approfondimento della situazione nel Regno Unito può leggere lo Statistical bulletin pubblicato a maggio 2017.