Termine di presentazione della domanda: 16 settembre 2016.
Ogni anno la Direzione Generale Interpretazione (DG Interpretazione, conosciuta come SCIC) mette a disposizione alcune borse di studio per studenti di tutte le discipline che siano iscritti a un corso di formazione post-laurea in Interpretazione e Conferenze.
Il corso dev’essere tenuto da un’università o da un istituto a livello universitario e certificare la capacità di lavorare come interprete professionale consecutivo o simultaneo.
I requisiti per poter fare domanda sono:
- essere cittadini di uno degli Stati Membri o di uno dei Paesi candidati (FYROM, Islanda, Montenegro, Serbia e Turchia)
- essere già in possesso di un diploma universitario o di una qualifica equipollente, oppure frequentare l’ultimo anno di un corso che offra un diploma universitario o una qualifica equipollente
Le combinazioni linguistiche necessarie per partecipare sono:
- conoscenza perfetta della propria lingua attiva e un’ottima conoscenza passiva di: a) almeno 1 delle lingue tra olandese, inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese, spagnolo e b) 1 o più delle seguenti lingue: bulgaro, croato, ceco, danese, estone, finlandese, greco, ungherese, irlandese, lettone, lituano, maltese, polacco, slovacco, sloveno svedese o dei paesi candidati (islandese, macedone, montenegrino, serbo o turco)
- conoscenza perfetta di 2 lingue (a livello di madrelingua), di cui 1 tra quelle elencate sopra all’1.a, e l’altra tra le lingue elencate all’1.b. oppure
- conoscenza perfetta della propria lingua attiva e una comprensione perfetta di almeno 2 lingue elencate all’1.a.
L’importo della borsa è 2400 euro per coloro che studiano in uno degli Stati membri, 1600 euro per studenti di Paesi candidati.
Nell’assegnazione delle borse di studio verrà data preferenza a candidati che: offrono una combinazione linguistica che più si adatta alle esigenze attuali e future della DG.
Per qualche informazione in più guarda cosa offre la rete sulla professione di interprete e non smettere di esercitare le lingue che conosci.
Photo by European Parliament