Termine di presentazione della domanda: 28 febbraio 2017.
Il concorso Fulbright – Roberto Wirth mette a disposizione borse di studio per la frequenza di un corso Certificate/Diploma/Master inerente la sordità presso la Gallaudet University di Washington, D.C. (USA) nell’anno accademico 2017/18.
In collaborazione con la onlus Centro assistenza per bambini sordi e sordociechi (CABSS), la Commissione Fulbright offre la possibilità di specializzarsi con il fine di apportare beneficio ai bambini sordi e/o sordociechi in Italia.
La Commissione Fulbright è un ente binazionale finanziato dallo U.S. Department of State e dal ministero degli Affari esteri italiano. L’obiettivo è rafforzare e ampliare lo scambio culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti.
I requisiti sono:
- cittadinanza italiana
- iscrizione almeno al 2° anno di un corso di laurea o possesso di una laurea (triennale o vecchio ordinamento o laurea magistrale/specialistica) conseguito presso università in Italia in discipline inerenti i campi di studio della borsa
- buona conoscenza della lingua italiana dei segni (LIS)
- buona conoscenza della lingua inglese comprovata dalla certificazione linguistica Gallaudet writing exam (GWE), oppure TOEFL (Test of English as a Foreign Language), o IELTS (International English Language Testing System
- conoscenza pratica della lingua americana dei segni (ASL) per chi vuole iscriversi a corsi graduate
Un requisito aggiuntivo per i candidati sordi è una buona comprensione e produzione della lingua italiana scritta.
La borsa di studio comprende: 19.180 dollari di cui di 14.420 dollari per le spese di vitto e alloggio e 4.760 dollari per le spese personali e l’acquisto di libri e 1.500 dollari per il biglietto aereo di andata e ritorno fra l’Italia e gli Stati Uniti.
Photo by Daveynin
Dal libro Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi. La mia storia vera di Roberto Wirth e Corrado Ruggeri: “Il grande silenzio è stato il mio primo compagno di giochi. Un abbraccio affettuoso e terribile che non mi ha mai abbandonato. Nemmeno ora. E che non mi lascerà mai. Quando la gente mi guarda, pensa che io sia come tutti gli altri, perché la sordità non ha segni evidenti, è un handicap invisibile. Così, spesso, una persona sorda viene scambiata per un qualunque udente. Non lo è affatto, però può riuscire a raggiungere gli stessi traguardi. Come ho fatto io. Con tenacia, passione, coraggio, lottando contro un mondo che a volte non mi è stato amico, contro nemici che avevo perfino in casa e cercavano di opporsi alle mie scelte e di impedirmi di inseguire i miei sogni. Ma io ce l’ho fatta. Questa è la mia storia”.