Insegnare nella scuola dell’infanzia

Insegnare nella scuola dell’infanzia 29 Novembre 2023

“Amate l’infanzia; favoritene i giuochi, le gioie, le amabili inclinazioni. Chi di voi non ha rimpianto talvolta questa età in cui il riso non si spegne mai sulle labbra e l’anima è sempre serena?” (Jean-Jacques Rousseau)

 

Profilo professionale

L’insegnante di scuola d’infanzia organizza attività ludico-educative volte alla crescita psichica e fisica dei bambini dai 3 ai 6 anni. Le attività riguardano l’aspetto artistico-espressivo, l’educazione corporea, l’educazione ambientale, l’educazione musicale.

L’insegnante progetta e realizza attività didattiche per promuovere sviluppo fisico, psichico, sociale e cognitivo dei bambini, valutandone l’apprendimento e coinvolgendo i genitori nel processo di formazione.

In particolare l’insegnante si occupa di:

  • progettare le attività da svolgere e gli obiettivi da raggiungere

  • definire materiali, strumenti e metodologie adatte

  • promuovere la socializzazione tra i bambini

  • mantenere la comunicazione scuola-famiglia

  • monitorare le attività svolte

 

Formazione

Per svolgere questa professione è necessario aver conseguito la laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 Scienze della formazione primaria)*.

Il corso è ad accesso programmato, secondo l’indicazione annuale del Ministero, che viene formulata sulla base della programmazione regionale degli organici e del conseguente fabbisogno stimato di personale docente.

Il test d’ingresso mira a verificare l’adeguatezza della preparazione, con riferimento alle conoscenze disciplinari indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti del Corso di laurea magistrale.

Il percorso formativo è comprensivo anche di tirocinio dal secondo anno.

Il corso di laurea si conclude con la tesi e la relazione finale di tirocinio, che insieme costituiscono esame abilitante all’insegnamento negli istituti statali e paritari.

*Per la ricerca degli atenei in cui sono attivati consulta il portale Universitaly.

 

Requisiti, abilità e competenze trasversali

Per svolgere questa professione sono necessarie conoscenze e competenze tecniche che si apprendono con gli studi universitari e il tirocinio, ad esempio conoscenze di psicologia dello sviluppo, conduzione didattica, comunicazione, linguaggio.

Sono necessarie inoltre molte competenze trasversali (soft skills), tra le quali: empatia, capacità di ascolto, capacità comunicative, pazienza, capacità di problem solving, capacità organizzative, conoscenza delle strategie di apprendimento e capacità di monitoraggio dell’apprendimento.

 

Accesso alla professione

In ambito pubblico, l’accesso in ruolo avviene tramite concorso indetto dal Ministero dell’Istruzione per coprire i posti vacanti e disponibili in ciascuna regione. Al concorso sono ammessi coloro che siano in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento. Il bando specifica quali titoli sono considerati validi e ogni altra informazione relativa al concorso stesso.

I concorsi sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione, sulla Gazzetta Ufficiale e sul Bollettino Ufficiale Regionale, in Lombardia BURL.

È possibile anche richiedere l’iscrizione alle graduatorie per le assunzioni a tempo determinato. In questo caso bisogna informarsi comune per comune -monitorando periodicamente i relativi portali nella sezione concorsi – e presentare domanda entro i termini previsti.

Per quanto riguarda le opportunità a Brescia e provincia, puoi consultare l’Informalavoro del Comune di Brescia nella parte dedicata ai concorsi.

Le scuole non statali – paritarie e non paritarie – assumono personale direttamente. Le paritarie sono obbligate ad assumere personale fornito del titolo di abilitazione.

 

 

Ph: Lin_da da Pixabay