Tirocini tecnici e amministrativi al CERN

Tirocini tecnici e amministrativi al CERN 18 Ottobre 2018

Termine per la partecipazione: 22 ottobre 2018.

Al CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, sono aperte le iscrizioni per l’Administrative Student Programme e per il Technical Student Programme.

Di cosa si tratta?

L’Administrative Student Programme offre a studenti universitari un tirocinio o la possibilità di completare la propria tesi al CERN di Ginevra.

La borsa copre da 2 a 12 mesi con un’indennità di 3283 franchi svizzeri mensili e le spese di viaggio e assicurazione.

Per partecipare devi conoscere bene l’inglese e/o il francese e essere iscritto a un corso di studi universitario attinente all’amministrazione.

Potrai fare il tirocinio in uno dei seguenti ambiti: traduzione, risorse umane, segreteria, amministrazione, logistica, diritto, finanza, contabilità, biblioteconomia, scienze dell’informazione, gestione ingegneristica, comunicazione scientifica, educazione, audiovisivo, comunicazione e pubbliche relazioni, psicologia.

Il Technical Student Programme offre a studenti universitari in Fisica, Ingegneria o Informatica un tirocinio o la possibilità di completare la propria tesi al CERN di Ginevra.

2 volte l’anno, a dicembre e a giugno, una giuria di esperti del CERN seleziona i 120 studenti che trascorreranno da 4 a 12 mesi ad approfondire a tempo pieno uno dei seguenti studi: Materiale e scienza delle superficiIngegneria meccanica, Matematica e roboticaFisica applicata, Ingegneria elettrica o elettronica,  Ingegneria generale o civile.

Per candidarti ti serve, oltre al CV, una lettera di motivazione, la trascrizione degli esami che hai sostenuto e dei voti, una lettera di referenza dal tuo professore universitario (se hai fatto già un tirocinio puoi chiedere di scriverti una lettera di riferimento anche dall’azienda presso cui lo hai fatto).

Contatti e info

A proposito di Cern, nell’articolo di Bresciagiovani 2 settimane per studiare il senso della bellezza (della fisica) si parla di come questo tunnel sotterraneo sia entrato in opere letterarie e artistiche che ne riportano il fascino, per se esempio Atlante occidentale dello scrittore italiano Daniele Del Giudice (Einaudi, 1985).

Stefano Sandrelli, nella sua tesi di Master alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, intitolata L’artista di Feynman: verso una letteratura dell’immaginario scientifico studia, anche, il rapporto tra scienza e letteratura in alcuni autori contemporanei e del romanzo di  Daniele Del Giudice scrive: “Descrizioni talmente precise e talmente poco ‘parlanti’, talmente poco perspicue che suscitano lo spaesamento di chiunque: parole che servono a introdurre in un mondo nuovo, diverso, evitando l’illusione di potersi incamminare in quel mondo facendo affidamento sul proprio bagaglio di ‘parole’, di
conoscenze, di pregiudizi, di quel buon senso che ci è guida quotidiana”.

Poi lo confronta con un altro romanzo che racconta di fisici e particelle, As she climbed across the table (1997) dello scrittore statunitense Jonathan Lethem: “La familiarità con la quale si parla di acceleratori di particelle, di eventi, di gravità è priva della dimensioni mitica che caratterizza le opere di letteratura che hanno come soggetto la scienza o gli scienziati, e che pure rimaneva una caratteristica in Atlante, con quel senso di straneamento indotto dal gergo “fisichese”, cioè da quella specifica declinazione di espressioni di fisica applicate alla realtà di tutti i giorni. I lettori di Oggetto, al contrario, sono condotti nei laboratori di fisica come se fossero luoghi consueti, condivisi, come se si trattasse di un grande magazzino, in un clima estremamente diverso da quello di Atlante Occidentale. Tutto quanto è naturale e scontato, come potrebbe diventarlo davvero per un qualsiasi studente universitario che abbia trascorso qualche mese in un campus”.

 

Photo by Jamais Cascio

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