Pensieri annoiati, fermi, tecnologici

Pensieri annoiati, fermi, tecnologici 11 Maggio 2020

Durante questo periodo di quarantena mi sto un po’ annoiando…

Mi alzo poco prima delle 8:00, faccio colazione e partecipo alle videolezioni fino a pranzo. In seguito mi svago giocando alla playstation e consegno i miei compiti tramite Teams (un’applicazione di Microsoft) con cui io e i miei professori lavoriamo; dopo di che, tempo permettendo, esco in giardino con i miei fratelli per far passare il tempo. Infine ceno e guardo un bel film in tv. Queste sono le mie “giornate tipo”, a cui, ormai, mi sono dovuto abituare forzatamente.

Nonostante ciò, il fatto che si dovesse stare a casa per evitare i contagi non mi sembrava, inizialmente, così male, solo che, con il tempo, cominciano a mancarmi gli amici, poter uscire liberamente, andare ad allenarmi, andare a mangiare una pizza e persino il mio banco a scuola.

Tuttavia, se devo essere sincero, lezioni a scuola o online non fanno differenza, avendo entrambe i loro pro e i loro contro.

Le lezioni online, per esempio, ci privano del contatto sociale e ci consentono di vederci solo tramite una videocamera, rendendo le relazioni più fredde, ma ci permettono di risparmiare tutto il tempo dei viaggi di andata e ritorno e, di conseguenza, si è meno stanchi per il resto del giorno. L’immagine iniziale rappresenta, dal mio punto di vista, gli oggetti che tutti noi usiamo più spesso: il computer, la playstation e, più in generale, la tecnologia. Difficilmente si trovano attività alternative da svolgere in casa e, perciò, sono sempre più utilizzate da tutte le generazioni. Questa è, secondo me, un’opportunità che tutti noi abbiamo per poterci svagare in quanti più modi possibili, dal leggere libri digitali, al guardare film e serie tv, fino a poter scaricare qualunque genere di gioco tu voglia.

In conclusione, questa quarantena ha “fermato” le vite di quasi tutti noi, ma dobbiamo cercare le soluzioni per non farla trasformare in tempo sprecato o perso, pensando anche al bene delle persone a noi care e a tutti coloro che stanno combattendo in prima linea contro questo nemico.

Ravelli Marco

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