Mediatore linguistico-interculturale, lo specialista dell’incontro

Mediatore linguistico-interculturale, lo specialista dell’incontro 15 Novembre 2023

Il dialogo tra culture ti affascina? Conosci almeno due lingue? Potresti essere un buon mediatore culturale!

Scopri in questa scheda come diventare mediatore culturale: in cosa consiste questa professione, come formarsi, quali competenze bisogna avere.

 

Profilo professionale

Il mediatore  culturale è “colui che sta in mezzo”. Il suo compito è agevolare il percorso di integrazione dei cittadini immigrati nel Paese di accoglienza mediante la consulenza a persone e istituzioni pubbliche e private che devono relazionarsi con essi.

Il lavoro consiste nel facilitare la comunicazione linguistica e la comprensione tra le due culture – quella dell’immigrato e quella del paese che accoglie – che si incontrano.

Il mediatore può occuparsi anche della formazione del personale in quei servizi che interagiscono con stranieri.

Alcune delle sue attività:

  • supporto nell’espletamento di pratiche burocratiche
  • interpretariato/mediazione linguistica
  • fornire informazioni su cultura e usi del paese di accoglienza
  • affiancamento a équipe sanitarie, avvocati e magistrati, assistenti sociali e psicologi nella loro attività di assistenza agli immigrati
  • attività formative sull’integrazione e la mediazione

 

Formazione

Non è richiesta per legge una formazione specifica, ma esistono percorsi consigliabili.

Studi universitari di tipo sociologico, psicologico, scienze sociali ecc. sono sicuramente utili, tuttavia, data le sempre crescente importanza dei fenomeni migratori e la richiesta di migliorare servizi che favoriscano la comprensione reciproca tra accolti e paese che accoglie, una formazione universitaria di tipo specifico sta diventando sempre più importante.

Alcune università hanno istituito corsi di laurea in mediazione culturale appartenenti alle classi di laurea L-12 Mediazione linguistica, L-37 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace e L-11 Lingue e culture moderne.

Corsi di laurea magistrale in mediazione culturale si trovano nella classe LM-38 Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale.

Puoi cercare i corsi attivati in Italia nel database di Universitaly, portale del MUR, Ministero dell’Università e della ricerca.

In ultimo, l’offerta formativa contempla master universitari e corsi specialistici in mediazione culturale. Puoi effettuare la ricerca sui portali degli atenei di tuo interesse.

 

Requisiti

Il mediatore ha solitamente queste caratteristiche: è originario del paese straniero e vive in Italia da tempo oppure è italiano ma conosce la cultura e la lingua del paese straniero per esperienze formative e/o di vita (per esempio ha soggiornato a lungo nel paese), ha un buon livello di istruzione, ha buone competenze linguistiche.

Per svolgere la professione sono fondamentali le seguenti conoscenze e competenze trasversali:

  • buona conoscenza sia delle due lingue tra cui sta mediando

  • buona conoscenza delle culture dei soggetti che dialogano

  • buona cultura generale e istruzione personale (diploma/laurea sono auspicabili)

  • capacità di gestire i conflitti

  • capacità relazionali, di ascolto e di comunicazione

 

Accesso alla professione

Il mediatore svolge la sua professione in tutti quei contesti nei quali sono presenti stranieri che si relazionano con le istituzioni italiane, per esempio scuole, strutture sanitarie, tribunali, carceri, centri di accoglienza.

Può collaborare direttamente con queste istituzioni, oppure lavorare alle dipendenze di cooperative sociali che gestiscono servizi socio-sanitari, socio-assistenziali ed educativi e associazioni culturali.

 

Associazioni di categoria

  • AMMI – Associazione multientica mediatori interculturali
  • AMLEC – Associazione Mediatori Linguistici e Culturali

 

 

Ph: Eme