Il tuo film al Festivalcinemazero

Il tuo film al Festivalcinemazero 30 Settembre 2019

Un concorso legato a Festivalcinemazero, che promuove un cinema fondato sull’autonomia dell’autore: “Opere autoprodotte, personali e iper-indipendenti, realizzate con mezzi di produzione comuni e facilmente accessibili, da singoli autori o da gruppi di persone numericamente molto ridotti”.

Se anche la tua idea di cinema è questa, partecipa al concorso con la tua opera. Sono ammesse le iscrizioni da parte di scuole, case di produzione, associazioni e gruppi di qualsiasi tipo, pubblico o privato, purché sia indicato chiaramente il nome dell’autore, che sarà l’unico soggetto riconosciuto dal Festival nell’assegnazione di un eventuale premio.

La partecipazione è gratuita. Puoi partecipare con più opere.

 

Per partecipare, devi compilare il form on line. Le opere iscritte devono essere tassativamente visionabili in streaming.

Se iscrivi la tua opera attraverso il modulo online, dovrai di caricarla su una qualsiasi piattaforma internet che ne renda possibile la visione in streaming indicando nella scheda d’iscrizione il link per la visione dell’opera e l’eventuale password di accesso. È caldamente consigliato mantenere privata la visione delle opere iscritte.

In caso di visione privata con invito diretto, la e-mail a cui indirizzarlo è info@festivalcinemazero.it

 

Il concorso inserito nel Festival CinemaZERO2019 si articola in un’unica categoria: opere di qualsiasi genere (finzione, documentario, video musicale, video-arte, ecc.) della durata massima di 20 minuti.

Scadenza: 6 novembre 2019.

 

I premi:

  • I premi del concorso consistono in buoni acquisto presso www.adcom.it
  • il premio della giuria critica per la migliore opera in concorso ha un valore di 1000 euro
  • Il premio del pubblico per la migliore opera in concorso ha un valore di 500 euro
  • tutti gli autori premiati possono prendere parte alla serata conclusiva del Festival

 

Per ulteriori info:

Leggi il bando completo

  • info@festivalcinemazero.it

 

 

Foto: ErikaWittlieb